Sono stati divulgati i dati di utilizzo e di diffusione di Immuni sul territorio nazionale. Immuni è l’app di contact tracing scelta dal Governo Italiano che si affida alle Exposure Notification di Google ed Apple che da qualche periodo supportano sia il contact tracing nativo (Exposure Notification Express) sia il tracing internazionale tra applicazioni e servizi differenti.
Immuni viene utilizzata dal 9.9% degli utenti italiani. Le regioni più virtuose sono l’Emilia Romagna, l’Abruzzo, la Liguria, le Marche e la Toscana. Immuni invece è poco utilizzato al Sud (minimo registrato: Sicilia e Calabria) e in Friuli Venezia Giulia. Alla fine, senza che qualche lettore possa cadere in luoghi comuni, è giusto sottolineare come le regioni meno virtuose qui elencate sono anche quelle che hanno avuto un minor numero di casi. Va detto anche che questa non può essere una scusa per evitare il download dell’app che potrebbe veramente fare la differenza nel caso in cui la situazione cambi.
Può invece far discutere la situazione del centro nord Italia: Lombardia, Veneto e Piemonte erano le regioni che durante il lockdown hanno più sofferto per il Coronavirus eppure le percentuali di utilizzo in quest’area sono relativamente bassi seppur in media con il trend nazionale.
Ricordiamo che è importante scaricare Immuni per consentire un rapido tracciamento dei contagi prevenendo così la diffusione del Coronavirus. Immuni, inoltre, si affida esclusivamente alle API di Apple e Google. Dunque viene fatto uso del solo bluetooth senza minimamente utilizzare la rubrica, i contatti, il gps o le informazioni presenti nello smartphone dell’utente.
Immuni è disponibili negli store e su immuni.italia.it:
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