Tim, insieme al fondo statunitense KKR, ha creato FiberCOP una newco di tipo Wholesale per fare, almeno inizialmente, concorrenza ad Open Fiber .
FiberCOP sarà posseduta al 60% da TIM e al 40% dal fondo KKR. L’entrata di un fondo americano a detta dell’amministratore delegato Luigi Gubitosi non darà problemi di Golden Power, il diritto di riserva che lo Stato Italiano può usare per bloccare operazioni che vadano a ledere gli asset strategici italiani (tra cui rientra la stessa TIM). Le procedure su FiberCOP in ogni caso sono già state notificate al Governo.
I piani di NewCo sono quelli di gestire la fibra-rame secondaria di TIM da convertire nel tempo in rete solo fibra e quindi di tipo FTTH. Tim in ogni caso auspica nel tempo di poter fondere NewCo con OpenFiber senza però accettare una quota di minoranza.
Le aree interessate dalla nuova compagnia sono circa 1600 città presente in aree nere e grigie entro il 2026 o se volessimo rimanere più vicini al presente, circa 270 città entro il 2023.
Ricordiamo che gli interventi previsti da FiberCOP sono indipendenti dai piani strategici di Open Fiber e quindi da tutti i comuni pianificati tramite bandi infratel.
[Comunicato TIM] – [FinancialPost]