Molti lavoratori autonomi lo ripetono da sempre: il nuovo anno non inizia, come tradizione vorrebbe, a Gennaio ma in Autunno. Potremmo dire, un po’ come le scuole. Questo discorso vale anche per i produttori tecnologici come Apple e Google che entro settembre, o al massimo per ottobre, dovrebbero finalmente distribuire le versioni stabili dei loro sistemi operativi più aggiornati.
Indice
Apple
Apple presenta le novità agli sviluppatori al WWDC che quest’anno si è tenuto online e, a Giugno, tutto il mondo ha potuto assistere alle novità che la società di Cupertino ha voluto portare ai suoi utenti.
L’ecosistema Apple, in sintesi, è composto da:
- iPhone -> iOS
- iPad -> iPadOS
- Mac / iMac / Macbook -> macOS
- Apple Watch -> WatchOS
- Apple TV -> TvOS
La data di uscita delle novità di questo anno, ovvero iOS e iPadOS 14, tvOS 14, WatchOS 7 e MacOS Big Sur, dovrebbe essere coincidente al giorno stesso o successivo dei nuovi iPhone, che la Apple di solito fa uscire tra Settembre e Ottobre.
L’incognita, purtroppo, è il Covid. Alcuni whisteblower hanno rivelato che Apple avrebbe avuto problemi con la produzione degli iPhone e che quindi la data di presentazione sarebbe potuta slittare di alcune settimane. Probabilmente queste voci avevano ragione dato che ormai siamo a Settembre inoltrato e di eventi Apple ancora non ne sono stati annunciati.
Altre voci parlano di un evento per il 18 Settembre. Se così sarà, gli inviti e gli avvisi verranno spediti a giorni così da dare il tempo a tutti di prepararsi. Oltre ai nuovi smartphone sono attesi anche gli AirTag (dei piccoli accessori in grado di farci recuperare gli oggetti ad essi attaccati con facilità), nuovi Apple Watch, nuovi iPad e probabilmente il ritorno – dopo l’iniziare resa di Cupertino – di AirPower (una basetta di ricarica in grado di ricaricare dinamicamente e senza limiti di posizione tutti i dispositivi dell’ecosistema Apple con supporto alla ricarica wireless).
Una delle novità che conviviamo subito ancora prima di iniziare riguarda iMessage che ora è più completo: arrivano i gruppi, le risposte annidate, le menzioni, nuovi effetti ed altre piccole migliorie che troveremo allo stesso modo in tutto l’ecosistema di Apple da questo autunno.
iOS e iPadOS
I due sistemi mobili portano le novità più succose per gli utenti. iOS porta con sé i Widget nella home. iPad invece introduce Scribble che consente agli utilizzatori di Apple Pencil di scrivere a mano ovunque, non solo nelle app di appunti. Dette così sembrano novità di poco conto ma in realtà “è tanta roba”. Di migliorie poi ce ne sono moltissime: la libreria delle app per iPhone, l’interfaccia compatta per Siri e le Chiamate, il Picture in Picture, la possibilità di sostituire l’app di default per Browser ed Email e per finire la digitalizzazione della scrittura dinamica ed alcune migliorie all’uso della Pencil su iPad.
Entrambi i sistemi hanno un’alta compatibilità e se necessario verranno approfonditi in articoli più dettagliati nelle prossime settimane.
Compatibilità iOS 14:
- iPhone 11
- iPhone 11 Pro
- iPhone 11 Pro Max
- iPhone XS
- iPhone XS Max
- iPhone XR
- iPhone X
- iPhone 8
- iPhone 8 Plus
- iPhone 7
- iPhone 7 Plus
- iPhone 6s
- iPhone 6s Plus
- iPhone SE (1ª generazione)
- iPhone SE (2ª generazione)
- iPod touch (settima generazione)
Compatibilità iPadOS 14:
- iPad Pro 12,9″ (4ª generazione)
- iPad Pro 11″ (2ª generazione)
- iPad Pro 12,9″ (3ª generazione)
- iPad Pro 11″ (1ª generazione)
- iPad Pro 12,9″ (2ª generazione)
- iPad Pro 12,9″ (1ª generazione)
- iPad Pro 10,5″
- iPad Pro 9,7″
- iPad (7ª generazione)
- iPad (6ª generazione)
- iPad (5ª generazione)
- iPad mini (5ª generazione)
- iPad mini 4
- iPad Air (3ª generazione)
- iPad Air 2
MacOS Big Sur
A cambiare è anche l’amato sistema operativo dei Mac, che ora passa dalle versione 10.15 di Catalina al decimale successivo. Sembra poco ma è da OSX (Cheetah) del 2001 che Apple non aggiorna il suo OS in modo così aggressivo. Big Sur viene infatti identificato dalla versione 11.0
Questo cambiamento è dovuto in primis alle nuove architetture dei processori che presto abbandoneranno Intel a favore dei proprietari Apple Silicon basati su Arm.
Le novità principali sono comunque grafiche o comunque legate al design generale: ci sono nuove icon, il dock fluttuante, i borsi smussati, interfaccia più semplici e minimali, il centro di controllo in stile iOS e iPad, i Widget graficamente nuovi ma fissati nella barra laterale.
Safari, come per iPad e iPhone, ora è più completo, migliorato, potremmo quasi dire rinato – sopratutto su Mac. Le estensioni possono essere adattate da Firefox e Chrome in pochi semplici passaggi, arriva la traduzione anche se in beta, un controllo più intelligente e restrittivo sulla nostra privacy ed i dati che vengono condivisi.
Compatibilità Big Sur:
- Macbook 2015 e successivi
- MacBook Air 2013 e successivi
- MacBook Pro End-2013 e successivi
- Mac mini 2014 e successivi
- iMac 2014 e successivi
- iMac Pro 2017 e successivi
- Mac Pro 2013 e successivi
Google, che si trova a produrre il sistema operativo per smartphone più diffuso al mondo, ha molte più problemi da risolvere riguardo la compatibilità riguardo la rivale Apple. La compatibilità deve essere assoluta per tutti gli smartphone in commercio e su R, ovvero l’undicesima versione di Android, questo processo si è sentito tantissimo.
Android Go, che è la versione stock del sistema operativo (ovvero senza le personalizzazioni degli operatori) è ora obbligatoria per tutti gli smartphone con meno di 2gb di ram prodotti dall’ultimo trimestre del 2020. I Play Services che invece offrono i servizi Google sugli smartphone partner non saranno più disponibili per gli smartphone con meno di 512mb di ram. Ma non finisce qui, da Aprile 2021, gli sviluppatori non potranno più pubblicare app nel Play Store se queste non presenteranno insieme alla versione a 32 bit, anche la controparte a 64 bit.
Questo significa che Google sta mettendo le mani avanti: se volete l’ultra low cost allora probabilmente ricadrete in GO, se lo smartphone ultra obsolete addio ai servizi Google e se il produttore della vostra app non si dovesse adeguare allora gli dovrete dire addio entro Aprile 2021.
La bella notizia è presto detta: a breve potrebbe – finalmente – arrivare l’addio all’architettura a 32 bit. Questo però potrà succedere veramente se questa grande rivoluzione non lascerà vittime per strada. É nostro dovere ricordare che WearOS è fermo ad Android Pie, la Android TV invece è ferma alla decima versione presentata lo scorso anno. Entrambe le piattaforme, al momento, non sono in grado di eseguire codice a 64 bit.
Android 11
Partiamo dall’interfaccia grafica: Android 11 introduce la modalità scura automatica (personalizzabile in modo che quindi si attivi senza ulteriori passaggi da parte nostra) e nuovi API per gli sviluppatori che ora potranno migliorare le loro applicazioni per gli schermi curvi e pieghevoli di nuova generazione.
Nelle conversazioni potremo invece beneficiare delle Bubbles, una sorta di storico delle nostre conversazioni tra applicazioni differenti con una stessa persona.
Arriva anche un miglior supporto alla rete 5G, le API che verranno rese disponibili sono due, la Dynamic Meteredness e la Bandwidth Estimator. La prima ci permetterà di verificare la connessione e di regolare automaticamente la qualità delle trasmissioni audio video, la seconda invece darà al nostro smartphone più informazioni sulla banda che ha a propria disposizione in un dato momento.
Sulla privacy arrivano altre API per migliorare il riconoscimenti Biometrico, uno spazio isolato per ogni singola applicazione in modo da evitare danni di “espansione territoriale”, arriva il Blobstore Manager per la archiviazione e la condivisione sicura di documenti digitali ed infine ci sarà anche una migliore gestione aziendale degli smartphone che vengono condivisi o assegnati ai dipendenti e che vengono limitati tramite i profili di configurazione aziendale.
Disponibilità:
Se tutto andrà secondo i piani Android 11 verra rilasciato questo mese, quindi a Settembre. I primi a ricevere l’aggiornamento saranno i Pixel di Google seguiti, a ruota e con i loro tempi, dagli smartphone di tutti gli altri produttori.
Compatibilità (lista in aggiornamento):
- Google: Google Pixel 2, Google Pixel 2 XL, Google Pixel 3a, Google Pixel 3a XL, Google Pixel 3, Google Pixel 3 XL, Google Pixel 4 e Google Pixel 4 XL
- Samsung: Galaxy S20 / S20+ / S20 Ultra – Galaxy S10 / S10e / S10+ – Galaxy S10 Lite – Galaxy Note 10 / Note 10+ – Galaxy Note 10 Lite – Galaxy Fold – Galaxy Z Flip – Galaxy A10 – Galaxy A20e – Galaxy A21s – Galaxy A30s – Galaxy A40 – Galaxy A41 – Galaxy A50 – Galaxy A51 – Galaxy A70 – Galaxy A71 – Galaxy A80 – Galaxy M20 – Galaxy M21 – Galaxy XCover Pro – Galaxy XCover 4S
- Asus: Asus ZenFone 6 (Asus 6z) – Asus ROG Phone 2 – Asus ROG Phone 3 -Asus ZenFone 7 – Asus ZenFone 7 Pro
- Xiaomi
- (MI Series): Mi 10 / Mi 10 Pro / Mi 10 Ultra / Mi 10 Youth Edition (Lite Zoom) / Mi 10 Lite 5G – Mi 9 / Mi 9 Pro 5G / Mi 9 SE / Mi 9 Lite / Mi 9T / Mi 9T Pro – Mi Note 10 / Mi Note 10 Pro / Mi Note 10 Lite – Mi CC9 / Mi CC9 Meitu Edition / Mi CC9 Pro – Mi A3
- Redmi: K30 4G / K30 5G / K30 Racing Edition / K30i 5G / K30 Pro / K30 Ultra – K20 / K20 Pro / K20 Pro Premium – 10X 4G / 10X 5G / 10X Pro – Note 9 / Note 9S / Note 9 Pro / Note 9 Pro Max – 9 / 9 Prime / 9C / 9A
- POCO: F2 Pro – X2 – M2 / M2 Pro – C3
- BlackShark: 3 / 3S / 3 Pro – 2 / 2 Pro