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Peek Performance: le novità di metà anno di Apple tra iPhone economici e super Mac

L’8 Marzo 2022 è stata una giornata veramente piena di emozioni, oltre alla annuale festa delle donne si è infatti tenuta una delle date fulcro verso la nuova tv digitale italiana ma anche l’evento di metà anno di Apple dove sono stati presentate delle nuove colorazioni di iPhone 13 e una rivisitazione di iPhone SE ed iPad Air ma i veri prodotti rivoluzionari erano altri che nessuno forse si aspettava: Mac Studio, il chip M1 Ultra e Display Studio.

L’evento si è tenuto rigorosamente a distanza, come accade ormai da qualche tempo, nel deserto Steve Jobs Theatre. Tim Cook, farà notare successivamente qualcuno, ha indossato probabilmente non a caso un cinturino giallo per il proprio Apple Watch in abbinata ad un maglione blu, viene così ricostruita silenziosamente la bandiera dell’Ucraina. Il tema non è mai stato toccato durante il keynote ma Apple direttamente o indirettamente si è fatto ugualmente sentire tra lettere ai dipendenti, raccolta di fondi a favore di Unicef, blocco delle vendite in Russia, blocco (seguendo le sanzioni concordate) di Apple Pay ecc…

Puoi ascoltare su Apple Podcast il replay dell’evento in modalità solo audio.

La presentazione ormai è diventata un format apprezzato per il lancio dei nuovi prodotti anche se è sempre nell’aria la speranza di rivedere il Steve Jobs Theatre pieno di appassionati, giornalisti e non, curiosi di scoprire le novità software e hardware che Apple ha di volta in volta da annunciare.

Peek Performance non mi ha colpito dove speravo, personalmente vedo molta confusione in Apple nella nomenclatura dei prodotti, nel numero di dispositivi da presentare nel corso dell’anno e dalle rivisitazione fatte – alle volte – probabilmente solo per incrementare il fatturato senza accontentare la propria clientela sempre più impaziente di novità tra rumors incessanti e spesso contraddicenti. Della stessa opinione sembra essere il New York Times che si fa sentire (leggere in realtà) con la penna di Shira Ovide che spiega come un tempo lo stesso Tim Cook si vanta di poter posizionare tutti i nuovi dispositivi di Apple in un tavolo. Ora non si può dire lo stesso tra otto diversi modelli di iPhone, una caterva di configurazioni di Mac, Macbook e iMac oltre ad una famiglia di processori homemade sempre più popolosa forse anche più del dovuto.

Nel corso degli anni, man mano che Apple è cresciuta, l’elenco delle offerte di prodotti dell’azienda si è gonfiato, da una manciata di dispositivi iconici a diverse dozzine di pezzi di hardware, alcuni con solo piccole differenze l’uno dall’altro.

Kellen Browning – New York Times – Leggi l’articolo qui

Fatta questa premessa, partiamo con l’analizzare le varie novità presentate (ad esclusione di Apple TV che non ci riguarda direttamente dato che le novità sembra non toccare il mercato italiano):

iPhone 13 si tinge di verde

Apple iPhone13 green hero 2up 220308
Apple iPhone13 family lineup 220308
Apple iPhone13 green double infinity 220308
Apple iPhone13 Pro alpine green hero 2up 220308

Tutta la famiglia di iPhone 13 dal prossimo 18 Marzo avrà una colorazione in più, il bellissimo verde alpino se imita quanto fatto l’anno scorso per i precedessori che si videro introdurre la colorazione viola. I preordini partono dall’11 Marzo.

Le persone amano il design di iPhone 13 Pro e iPhone 13, e siamo entusiasti di svelare le nuove magnifiche finiture verde alpino e verde, che si uniscono alla vasta gamma di bellissimi colori per la famiglia iPhone 13. Questi nuovi colori danno ai clienti ancora più scelta quando acquistano il proprio iPhone, e non vediamo l’ora che le persone possano sfruttare appieno le caratteristiche offerte dalla famiglia iPhone 13, come le prestazioni senza precedenti del chip A15 Bionic, i nostri migliori sistemi di fotocamere, enormi miglioramenti dell’autonomia della batteria per le esigenze di tutti i giorni, 5G veloce, robustezza straordinaria e tanto altro.

Bob Borchers, Vice President of Worldwide Product Marketing di Apple [Comunicato Stampa]

Le caratteristiche sotto il cofano rimangono però identiche ai modelli lanciati nell’autunno del 2021. Sarà quindi possibile scegliere tra sei diversi colorazione: Verde, Rosa, Blu, Mezzanotte, Galassia e PRODUCT(RED). I prezzi rimangono invariati, si parte da 839€ per iPhone 13 Mini e da 939€ per iPhone 13.

iPhone SE 2022

iPhone SE continua ad essere uno smartphone controverso, stesso design di iPhone 8 che rimane in ogni caso una rivisitazione di quanto introdotto con iPhone 6 nel lontano 2014, circa otto anni fa. I rumors avevano illuso molti fan della mela morsicata, sinceramente ero uno di loro. La speranza era quella di vedere un design simile se non identico ad iPhone XR per concedere una maggior autonomia alla batteria e l’introduzione anche nella variante economica di iPhone del fatidico FaceID. Tutto ampiamente disatteso.

Apple iPhoneSE 5G SharePlay lifestyle 220308
Apple iPhoneSE color lineup 4up 220308
Apple iPhoneSE double infinity 220308
Apple iPhoneSE hero 3up 220308

Grazie al suo design iconico, alle prestazioni eccezionali e al prezzo conveniente, iPhone SE è diventato un modello molto popolare sia tra chi è già utente Apple, sia tra i nuovi clienti. Quest’anno abbiamo realizzato l’iPhone SE più potente e resistente di sempre, con una migliore autonomia grazie al chip A15 Bionic, lo stesso usato sulla gamma di iPhone 13, che permette funzioni evolute della fotocamera come Smart HDR 4, Stili fotografici e Deep Fusion. Grazie al 5G, iPhone SE consente download e upload più veloci, uno streaming video di qualità superiore, interattività in tempo reale nelle app e molto altro ancora. Solo Apple è in grado di offrire tecnologie e prestazioni di ultima generazione a questo prezzo.

Kaiann Drance, Vice President of Worldwide Product Marketing di Apple [Comunicato Stampa]

Sì, iPhone SE avrà il supporto alla rete 5G, avrà tutte le novità principali di iOS 15 grazie al processore A15 – che è lo stesso di iPhone 13 e iPhone 13 Pro. Tra le novità troviamo le funzionalità Smart HDR 4, gli Stili Fotografici e la tecnologia Deep Fusion. Il vetro subisce un rafforzamento grazie al Ceramic Shield già visto sui nuovi iPhone 13 ma anche dai precedessori, gli iPhone 12.

iPhone SE sarà disponibile dal 18 Marzo ma chi vorrà potrà prenotarlo dalle 14 dell’11 Marzo. Le colorazioni configurabili saranno tre Mezzanotte, Galassia e PRODUCT(RED), la stessa sorte per la memoria configurabile in tagli da 64/128/256gb. Qui non c’è il salto a 128gb come taglio base al contrario dei fratelli più grandi.

Alcuni blogger e fonti stampa si sono rese conto che sì l’autonomia ha subito miglioramenti, questo grazie al processore e alle nuove composizioni chimiche in uso, ma a discapito della connettività 5G che perde il supporto alle frequenza mmWave (comunque mai introdotte, per il momento, in Italia). Rimane quindi la perplessità sulla reale durata della batteria del dispositivo. Apple comunque garantisce fino a 15 ore di riproduzione video, 10 ore di riproduzione video in streaming, 50 ore di playback e sim supporto alla ricarica rapida a 20W che permette di portare l’iPhone fino a 50% di carica in soli 30 minuti. Ovviamente l’alimentatore non è inclusa nella confezione e andrà acquistato a parte.

Ciò che forse è ancora più interessante notare è la leggera inflazione sui prezzi del nuovo dispositivo: si parte da 529€ (64b), si arriva a 579€ se si sceglie il taglio di memoria intermedio per toccare i 699€ per il modello da 256gb (la generazione precedente costava circa 30€ in meno, potremmo vedere questa modifica applicarsi anche nei prossimi iPhone in autunno). Prezzo veramente eccessivo per un iPhone che ha sì il cuore di un leone ma nel corpo di un povero agnellino. De Gustibus, neanche questo melafonino mi ha ancora convinto a mandare in pensione il 6S che sto ancora usando come smartphone principale ma questa, forse, è un’altra storia.

E rispetto ad iPhone vecchi come il mio come si comporta questa piccola belva? Mancata di poco il raddoppio rispetto ad iPhone SE mentre supera questo dato con i modelli precedenti. A15 infatti rimane un processore dotato di Neural Engine da 16-core in grado di sopportare 15.800 miliardi di operazioni al secondo.

iPad Air 2022

Qualcuno potrà chiedere, giustamente, perché invece la presentazione di iPad è andata decisamente meglio. Semplice, non è un modello divisivo e al contrario di SE riesce ad accontentare praticamente tutti senza grosse difficoltà. Anche se forse l’assenza del FaceID continua a farsi sentire.

Apple iPad Air lifestyle 220308
Apple iPad Air hero color lineup 220308
Apple iPad Air usbc 220308
Apple iPad Air Magic Keyboard 220308
Apple iPad Air Apple Pencil lifestyle 220308

Che si tratti di uno studente universitario che prende appunti, di un content creator che lavora al suo ultimo progetto o di un gamer che gioca a videogiochi impegnativi, chi usa iPad Air lo adora per le prestazioni e la versatilità che offre in un design incredibilmente compatto. Con il rivoluzionario chip M1, la fotocamera frontale con ultra-grandangolo e Inquadratura automatica e 5G ultraveloce, iPad Air è ora più che mai potente, capace e divertente.”

Greg Joswiak, Senior Vice President of Worldwide Marketing di Apple. [Comunicato Stampa]

La generazione 2022 di iPad Air introduce il 5G, migliora sensibilmente la velocità di trasferimento (che è due volte migliore fino a 2 volte rispetto alla porta precedente), introduce la fotocamera con ultra-grandangolo in grado di supportare Center Stage e attenzione attenzione monta non più un chip per iPhone/iPad come l’A15 o una sua rivisitazione ma il ben più noto M1.

La presenza del processore da desktop M1 consente ad iPad Air di poter contare su performance migliori fino al 60% rispetto al modello precedente. I core qui sono in tutto 32, 8 di CPU, 8 di GPU e 16 di Neural Engine. Gli stessi che troviamo sul più vecchio ma potente iPad Pro 2021.

Come si sarà intuito iPad Air potrà essere sbloccato unicamente con il Touch ID che viene integrato nel tasto superiore di accensione, esattamente come era già accaduto nel precedente modello. Il display è da 10.9″ e rimane un Liquid Retina che può raggiungere i 500 nit con supporto a gamma cromatica P3, True Tone, rivestimento antiriflesso e viene montato con laminazione completa al contrario della variante più economica di iPad.

Sulla falsa riga degli iPhone anche iPad Air sarà disponibile dal 18 Marzo e ordinabile dalle 14:00 dell’11. Le colorazioni sono cinque e i tagli di memoria due. Potremo infatti scegliere tra Grigio Siderale, Rosa, Viola, Blu e Galassia oltre all’archiviazione da 64 e 256gb.

Il listino prezzi è il seguente:

  • iPad Wi-Fi 64gb: 699€
  • iPad Wi-Fi+Cellular 64gb: 869€
  • iPad Wi-Fi 256gb: 869€
  • iPad Wi-Fi+Cellular 256gb: 1039€

Dato che c’è il supporto ad Apple Pencil di Seconda Generazione sarà probabilmente corretto aggiungere il prezzo del pennino, pari attualmente a 135€.

Il nuovo chip M1 Ultra

Non ci sono dubbi, il chip M1 Ultra è un vero gioiellino e capolavoro tecnologico. Sfruttando due chip M1 Max interconnessi con il loro die è possibile creare una nuova architettura SoC in grado di racchiudere 114 miliardi di transistor e supportare fino a 128gb di memoria unificata. I core sono veramente tantissimi, inimmaginabili fino a qualche anno fa: 20 per la CPU, 64 per GPU e 32 per il Neural Engine. Il risultato è tutto per i professionisti del settore audiovisivo e non solo, la transcodifica dei video in ProRes ora è 5,6 volte più veloce rispetto ad un Mac Pro 28-core con Afterburn.

Una delle caratteristiche più meravigliose di M1 Ultra è l’efficienza energetica: è infatti in grado di garantire prestazioni multi-thread fino al 90% superiori rispetto ai chip 16-core per PC Desktop della concorrenza utilizzando 100W in meno. Nel reparto grafico, invece, il risparmio è di 200W

Ma la connessione dei die come avviene, dove sta la novità nel connettore due processori pre esistenti? Apple fa sapere che solitamente si usa connettere i due chip ad una scheda madre ma si perde banda e si aumentano i consumi. Tramite Ultrafusion invece, che usa un interporre in silicio che connette i chip su oltre 10.000 segnali, riesce a garantire una banda da 2.5Tb/s a bassa latenza, quattro volte maggiore rispetto alla concorrenza.

M1 Ultra rappresenta un’ulteriore rivoluzione per i chip Apple che ancora una volta sconvolgerà il settore dei PC. Connettendo due die dei chip M1 Max con la nostra architettura di packaging UltraFusion, siamo in grado di far raggiungere al chip Apple risultati senza precedenti. Con la sua potente CPU, una GPU formidabile, un incredibile Neural Engine, l’accelerazione hardware ProRes e un’enorme quantità di memoria unificata, M1 Ultra completa la famiglia M1 ed è il chip più potente e capace al mondo per un personal computer.”

Johny Srouji, Senior Vice President of Hardware Technologies di Apple [Comunicato Stampa]
Apple M1 Ultra gpu performance 01
Apple M1 Ultra hero 220308
Apple M1 Ultra chipset 220308

M1 Ultra infine consente di riprodurre fino a 18 stream di video in ProRes 422 8K oltre a interconnettere molteplici monitor esterni, un più recente Secure Enclave che a sua volta supporta l’avvio protetto con verifica hardware e tecnologie anti-exploit già in fase di esecuzione.

La famiglia del chip Apple Silicon dovrebbe essere completa: quattro processori per tutte le esigenze M1, M1 Pro, M1 Max ed M1 Ultra. In autunno potremmo vedere la nuova generazione di chip M2 ma a questo punto, chi lavora da professionista dovrebbe fare i suoi acquisti nella prossima primavera nella speranza di vedere aggiornamenti annuali dei processori Ultra. Staremo a vedere.

Apple M1 chip family lineup 220308

Continuo a pensare a quanto scritto nelle precisazioni iniziali, una confusione completa nella nomenclatura dei prodotti. Chi mi conosce sa che apprezzo molto i termini air e pro accompagnati da un generico modello senza aggettivi, lo stesso potrebbe valere per i processori: M1 Air, M1 ed M1 Pro configurabili a parte modificando i core della GPU o scegliendo un processore Pro aggiuntivo per avere una configurazione pari all’Ultra presentato oggi.

Ma finiamo di parlare dei nuovi chip M1 Ultra cercando di capire il loro prezzo: secondo le configurazioni di Mac Studio con M1 Max, se si sceglie di passare ad M1 Ultra si vanno incontro a due possibilità, la più economica costa 1610€, l’altra 2760€:

  • Chip Apple M1 Ultra con CPU a 20-core, GPU a 48-core e Neural Engine a 32-core: +1.610,00€
  • Chip Apple M1 Ultra con CPU a 20-core, GPU a 64-core e Neural Engine a 32-core: +2.760,00€

Per sapere tutti i dettagli sul nuovo Mac Studio dovrete però scorrere ancora qualche riga.

Mac Studio e Display Studio

Apple Mac Studio Studio Display lifestyle 02 220308

Non potremmo essere più entusiasti di presentare un Mac desktop e un monitor completamente nuovi con Mac Studio e Studio Display. Con le incredibili prestazioni rese possibili dai chip M1 Max e M1 Ultra, l’ampia gamma di opzioni di connettività, e un design compatto in cui tutto è a portata di mano, Mac Studio inaugura una nuova era per i computer desktop. E Studio Display, con il suo spettacolare schermo Retina 5K, oltre alla migliore combinazione di videocamera e audio mai vista in un monitor desktop, non conosce rivali.”

Greg Joswiak, Senior Vice President of Worldwide Marketing di Apple. [Comunicato Stampa]
Apple Mac Studio Studio Display lifestyle 01 220308
Apple M1 Ultra Mac Studio Studio Display Houdini 220308
Apple Studio Display screenshot 5

Mac Studio

Mac Pro? No. Apple ha deciso di cambiare filosofia? Chissà, forse. Al momento però sappiamo solo che si è preferito dare un computer desktop da professionisti, sfruttando la compattezza del Mac mini che però sarà decisamente più spesso dato che dovrà dissipare moltissimo calore.

Mac Studio pesa tra i 2.7 ed i 3.6kg ed ha dimensione 9,5×19,7×19,7 (altezza x larghezza x profondità) e consuma al massimo 370W. Può essere configurato sia con un SoC M1 Max sia con M1 Ultra.

Apple Mac Studio front 220308 11.36.41
Apple Mac Studio back 220308

I due processori permettono di raggiungere livelli incredibili di produttività, nello specifico Apple comunica che:

Mac Studio con M1 Max:

  • ha un CPU fino a 2.5 volte più veloce rispetto all’iMac 27″ con processore 10-core
  • ha una CPU fino al 50% più veloce rispetto a Mac Pro con processore Xeon 16-core
  • ha una grafica fino a 3.4 volte più veloce rispetto ad iMac 27″ e oltre il triplo rispetto a Mac Pro con la scheda grafica più diffusa
  • è fino a 7.5 volte più veloce rispetto ad iMac 27″ e fino a 3.7 volte più scattante di Mac Pro con 16-core nella conversione dei video

Mac Studio con M1 Ultra:

  • ha un CPU fino a 3.8 volte più veloce rispetto all’iMac 27″ con processore 10-core
  • ha una CPU fino al 90% più veloce rispetto a Mac Pro con processore Xeon 16-core
  • ha una CPU fino al 60% più veloce rispetto a Mac Pro 28-core
  • ha una grafica fino a 4.5 volte più veloce rispetto ad iMac 27″ e fino all’80% più veloce rispetto a Mac Pro con la migliore scheda grafica disponibile ad oggi
  • è fino a 12 volte più veloce rispetto ad iMac 27″ e fino a 5.6 volte più scattante di Mac Pro con 16-core nella conversione dei video

Sono stati fatti passai da gigante nella versatilità dei prodotti Apple negli ultimi anni, questo si riflette anche nelle porte disponibili su Mac Studio. Sul retro troviamo quattro porte usb-c Thunderbolt 4, una porta ethernet da 10gb, due porte usb-a, una porta HDMI, ed un jack audio professionale oltre a degli altoparlanti amplificati esterni in grado di offrire l’Audio Spaziale anche su questo tipo di dispositivo. Nella parte anteriore troviamo invece due porte usb-c (USB-3 10Gb/s con M1 Max, Thunderbolt 4 a 40gb/s con M1 Ultra) oltre ad uno slot SDXC.

Nella configurazione del dispositivo è possibile scegliere di ottenere fino a 64gb di memoria unificata con chip M1 e fino a 128gb se si scegli di fare l’upgrade con M1 Ultra. I tagli di memoria SSD invece arrivano agli 8TB.

Ed i prezzi? La buona notizia è che il nuovo Mac Studio è già acquistabile, le spedizioni attualmente sono previste entro 2-3 settimane. Le configurazioni principali sono due, le seguenti:

  • Mac Studio con M1 Max (CPU 10-core, GPU 24-core, Neural Engine a 16-core), 32gb di memoria unificata, archiviazione SSD da 512gb, porta anteriore con due porte usb-c: 2.349€
    • Upgrade del SOC
      • M1 MAX CPU 10-core, GPU 32-core, Neural Engine a 16-core: 230€
      • M1 Ultra CPU 20-core, GPU 48-core, Neural Engine a 48-core: 1610€
      • M1 Ultra CPU 20-core, GPU 64-core, Neural Engine a 64-core: 2760€
    • Upgrade della Memoria Unificata
      • 64gb di memoria unificata: 460€
      • 128gb di memoria unificata (solo con M1 Ultra): 1380€
    • Upgrade dello spazio d’archiviazione SSD:
      • 1tb: 230€
      • 2tb: 690
      • 4tb: 1380€
      • 8tb: 2760€
    • Apple Care: N/D
  • Mac Studio con M1 Max (CPU 20-core, GPU 48-core, Neural Engine a 32-core), 64gb di memoria unificata, archiviazione SSD da 1TB, porta anteriore con due porte thunderbolt 4: 4.649€
    • Upgrade del SOC
      • M1 Ultra CPU 20-core, GPU 64-core, Neural Engine a 64-core: 1150€
    • Upgrade memoria unificata
      • 128gb di memoria unificata (solo con M1 Ultra): 920€
    • Upgrade archiviazione
      • 2tb: 460€
      • 4tb: 1150€
      • 8tb: 2530€

Studio Display

Apple Studio Display 5K Retina 220308 11.36.41
Apple Studio Display Screenshot1
Apple Studio Display Screenshot2
Apple Studio Display Magic Trackpad Keyboard Mouse 220308 11.36.41
Apple Studio Display Screenshot4
Apple Studio Display Screenshot3

Arriva un nuovo display che farà da successore al Pro Display XDR presentato in passato. Si tratta di un monitor Retina 5K da 25″ con oltre 14,7 milioni di pixel in grado di raggiungere i 600 not di luminosità e configurabile con l’opzione in vetro con nanotexture. C’è ovviamente il supporto a tutte le caratteristiche che Apple ci ha abituato, dal True Tone alla gamma cromatica P3. Tramite la tecnologia XDR, infine è possibile diffondere la luce per ridurre al minimo il riflesso e migliorare così la qualità di visione.

Studio Display è a sua volta equipaggiato con un chip da iPhone, l’A13 Bionic che insieme alla videocamere al sistema audio riesce a dare il massimo nelle chiamate tra amici e nelle videoconferenza. La videocamera da 12MP con ultra-grandangolo supporta l’inquadratura automatica così da tenere sempre l’utente al centro. A suo di ridurre il rumore di fondo Studio Display sfrutta tre microfoni in array professionale e quattro woofer force-cancellino abbassano notevolmente la distorsione e migliorano i bassi. Infine i due tweeted offrono medi accurati e precisi.

Tutto questo compartimento audio permette di ascoltare musica e guardare video con Dolby Atmos ed in Audio Spaziale rendendo veramente coinvolgente l’esperienza utente.

Sono infine disponibile tre porte usb-c che consentono di effettuare trasferimenti fino a 10Gb/S, una delle tre porte può essere usata anche per alimentare un Macbook fino a 96W. In vendita separata è possibile anche comprare Magic Keyboard, Magic Mouse 2 e Magic Trackpad sia in colorazione argento che in nero.

Pro Display è acquistabile già da subito ma sarà disponibile dal 18 Marzo, le configurazioni sono due: in vetro standard a 1799€ o con nanotexture a 2049€.

  • Vetro Standard a 1799€
    • Sostegno a inclinazione regolabile: 1799€
    • Sostegno a inclinazione e altezza regolabile: 2259€
    • Adattatore resa 1799€
  • Vetro Nanotexture a 2049€
    • Sostegno a inclinazione regolabile: 2049€
    • Sostegno a inclinazione e altezza regolabile: 2509€
    • Adattatore resa 2049€

Al contrario rispetto al solito non bisogna sommare il costo del display a quello del sostegno, si andrà a pagare il prezzo più alto dato dal sostegno. Apple Care+ costa 139€.

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Scritto da Massimiliano Formentin

Sono sempre stato un appassionato di tecnologia, il mio scopo con PcGenius è condividere questa mia curiosità con il mondo intero. Nella vita faccio anche altro: suono il pianoforte e mi occupo di web.