Eh già! Ormai è passato qualche giorno. Il weekend in terra Milanese è stato ricco di gioie e soddisfazioni, ma non si può negare che i giorni dopo siano stati di pura nostalgia. Tristezza. Voglia di rivivere tutto da capo. Beh, credo sia sempre così quando si vive un’esperienza di quelle che ti ricorderai a vita: se poi eri in compagnia dei tuoi migliori amici, beh allora ti senti proprio un vuoto dentro! Un vuoto che però si può colmare rivedendo tutti gli scatti, i video, e riparlandone con gli amici stessi, e con quelli che purtroppo non sono potuti venire! In questo articolo diverso dal solito, vogliamo raccontarvi la nostra avventura, e riportarvi la con noi!
Indice
UN INIZIO NON PROPRIO DI QUELLI MIGLIORI…
Già, perchè quella mattina, di sabato 6 ottobre, il problema è stato salire a bordo di questa avventura. Trenitalia non si contraddice mai, ed è stata capace anche alle 4 di mattina di ritardare 50 minuti, rischiando di far perdere la coincidenza a Mestre, per Milano, a Massimiliano. Per fortuna che ci eravamo presi con largo anticipo, nonostante l’orario proibitivo, altrimenti non ce l’avrebbe mai fatta. Superata questa piccola disavventura, eccoci in partenza, a bordo di Italo. Un viaggio molto confortevole, ma siamo rimasti delusi dai posti: in quanto in economy non eravamo seduti nei classici “tavolini da 4”, ma distribuiti a coppie. Pazienza. C’è chi leggeva, chi ascoltava musica, e chi ne ha approfittato per schiacciare un pisolino. Già, perchè non eravamo soli. Con noi c’erano anche i nostri amici: Francesco, Adrian, Tommaso e Niccolò. Io e Massimiliano abbiamo pensato a come strutturare il weekend sui social, e poi io mi sono messo a guardare la Formula 1, perchè c’erano le qualifiche del Gp del Giappone, e lui a recuperarsi qualche puntata di XFactor.
L’ARRIVO A MILANO
All’approdo di Milano, ad accogliere me, e tutta la ciurma, è stato il signor Andrea, nostro grande amico e supporter, che, vivendo in zona, ci ha fatto da angelo custode. Anche “sopporter” aggiungerei, per onomatopea. Già, perchè portare un gruppo di campagnoli Veneti e Friulani in giro per Milano, non dev’essere stata una passeggiata. Ma poi siamo arrivati finalmente in fiera. Io e Massimiliano ci siamo diretti a ritirare i nostri bellissimi badge: BATTICUORE.
DIARIO DEL CAPITANO – DAY 1
Un batticuore che è finito in un un urlo liberatorio, una volta entrati con il badge di accesso al collo. Non immaginate l’emozione: sognavamo da una vita questo momento. Eravamo dentro alla fiera di videogiochi più importante del nostro paese, entrando gratis e avendo l’opportunità di essere i protagonisti tra i vari stand. Cosa che effettivamente si è verificata: siamo riusciti a saltare molte code e a provare molti titoli. Tutto questo quando nei precedenti anni, personalmente, mi sono sempre assorbito le code di 3 ore per provare un cavolo di gioco, magari neanche tanto famoso. Il primo giorno è stato quindi tutto di adrenalina: prove, prove e prove. Tra simulatori di guida, anteprime di nuovi giochi, realtà virtuale, ci siamo divertiti un sacco. Mi sembra ovvio dire che la giornata è volata in un batter d’occhio! Però, non era ancora finita: volevamo dare un senso alla serata, nonostante i primi cedimenti alla stanchezza! Ma in queste occasioni vale solo una regola: non capita tutti i giorni nella vita, quindi #finoallafine. Pronti, via! Siamo andati a cenare vicino al Duomo, per poi dirigerci al MOBA di Milano. Per chi non lo sapesse è un piccolo BAR dove solitamente si radunano alcuni Youtubers e Streamer famosi. Non ne abbiamo incontrati molti, perchè c’era anche un sacco di altra gente, ma abbiamo potuto apprezzare comunque il bel luogo. Ed è pure vicino all’università! Se andassi li all’università credo sarei la tutte le sere, a fare amicizia con nerd e appassionati di tecnologia come il sottoscritto! Dopo aver concluso la serata nel simpatico “Bubble tea bar” (a fianco del MOBA), che ringraziamo per l’ospitalità, nonostante la tarda ora, siamo andati in camera a dormire. Camera presa rigorosamente con AirB&B, per poter risparmiare il più possibile. Quindi, una volta arrivati, ancora chiacchiere, doccia e nanna!
DIARIO DEL CAPITANO – DAY 2
Svegli, puntuali alle 7:30, ci siamo vestiti, e siamo andati a Cadorna per fare colazione. Perchè proprio li? Beh, visto che era presto, io e Massimiliano siamo stati a visitare l’Apple Store, mentre gli altri sono andati a caccia di fumetti alla Feltrinelli, in quanto alla Games Week, di essi, non c’era neanche l’ombra! Ma, logicamente, per quello ci sono altre fiere apposite durante l’anno! Tornati in fiera ci siamo dedicati a fare gli acquisti ponderati il giorno precedente, e a provare gli altri titoli che ci mancavano. Abbiamo trascorso molto tempo nella zona dei giochi Indie, dove abbiamo avuto l’opportunità di scambiare 4 parole con chi i videogiochi li pensa, e sviluppa, combattendo per avere un giorno più successo! Oltre a loro, abbiamo avuto la fortuna di scambiare quattro chiacchiere anche con alcuni, che, ormai, possiamo chiamare nostri colleghi. Dico “ormai” perchè fino a qualche anno fa erano un modello a cui ispirarsi 🙂 . Un ringraziamento speciale lo farei quindi a Sgnoogle, Ghela, Serena Sertore e Roberto Buonanno di Tom’s Hardare. Vi consiglio di Googlarli tutti se ancora non li conoscete! Ed è così che anche il secondo giorno se n’è andato! Stanchi ma felici, ci attendeva il lungo viaggio di ritorno!
RECENSIONE Fiera, con piccola riflessione…
Quest’anno, alla fine dei conti, non è stata la miglior Games Week di sempre, in quanto non ci sono stati molti “titoloni” in anteprima. Ma mi piace vedere dal vivo, anno dopo anno, come questo evento stia crescendo sempre di più. Auguro di cuore agli organizzatori il meglio per il futuro. Speriamo che diventi presto un evento “di respiro” internazionale: ha tutte le carte in regola per poterlo diventare presto. A (quasi) ogni stand c’era personale gentile e disponibile, per tutto, con tutti. Purtroppo, per le lunghe code di attesa, non si può fare molto: il numero di visitatori ogni anno cresce a dismisura, ed è giusto che ognuno si goda la sua esperienza il più possibile. Parlo di “vivere l’esperienza” perchè è all’interno di eventi come questi dove si respira un atmosfera che, per i veri appassionati, non si trova da nessun altra parte. Siamo tutti li, radunati, sotto un unica grande passione: non importa se Xbox vs Playstation vs PC vs Nintendo. No. Conta essere tutti li, ed emozionarsi difronte a ciò che più ci interessa. Scambiare quattro chiacchiere, e avere una foto ricordo, con i personaggi del web che ogni giorno seguiamo, e apprezziamo, e che sono in grado di strapparci un sorriso ogni giorno. Perchè alla fine loro sono proprio come noi. La PG-ARENA è unica nel suo genere, e un tocco di classe, per far vivere a tutti l’emozione degli e-sports. Vorrei magari parlare di questo argomento in un articolo a parte: fatemi sapere. E, infine, discutere, discutere, discutere con chiunque su quello che nei prossimi mesi ci terrà compagnia a casa, al calduccio: ogni videogioco è in grado di farti uscire dal mondo reale, per entrare in un altra dimensione, dove ti puoi dimenticare di tutto il resto. Dimenticarti dei problemi, e vivere, in prima persona, le avventure che sempre sognavi. E poi diteci che è tutto solo un gioco!
Grazie quindi allo staff di Milan Games Week che ci ha dato questa bellissima opportunità! Speriamo in futuro di poterci ripetere! 🙂