Whatsapp ha iniziato a notificare ai propri utenti in tutto il mondo che dal prossimo 8 Febbraio entreranno in vigore i nuovi termini di servizio che consentiranno al servizio di messaggistica di comunicare alcuni dati degli utenti a Facebook. La modifica però non partirà almeno da subito in Europa grazie al GDPR.
Se vi è comparsa questa schermata sappiate che potrete utilizzare Whatsapp senza accettare i nuovi termini fino al prossimo 8 Febbraio, dal 9 infatti sarà obbligatorio accettarli, pena l’eliminazione dell’account.
Con queste parole difese da praticamente tutto il web, in molti hanno abbandonato Whatsapp in favore di Signal e Telegram, i due servizi concorrenti che tra l’altro vi consigliamo anche noi di PcGenius ma per fortuna, almeno per il momento c’è l’Europa a salvarci “il fondoschiena” dato che il GDPR non consente questo tipo di profanazione.
Vale la pena cambiare l’app? Per noi si ma non sentitevi in obbligo di farlo, viste le tutele infatti per ora siamo più che tutelati.
Discorso diverso per i cittadini extra-ue, i loro dati verranno condivisi e verranno utilizzati per migliorare Facebook e i prodotti delle aziende partner. In parole povere, probabilmente tramite dei metadati, potrebbero esserci proposte delle pubblicità in base a quello che chattiamo pur mantenendo secrete le chat, ci verrà suggerito l’abbinamento a Facebook Pay per i pagamenti delle chat Whatsapp Business e così via. Per fortuna al momento il fatto non ci riguarda. Il motto “prevenire è meglio che curare” potrebbero però essere più che saggio da seguire.
Whatsapp si è difesa ma i dubbi rimangono dato che la società si concentra sui dati non condivisi piuttosto a quelli condivisi. In ogni caso, se veramente non venissero trasmessi messaggi, chiamate, log, contatti, posizione, dettagli sui gruppi e così via, allora non sarebbe necessario attivare il cambio dei termini per gli utenti.
Questa mossa da parte di Facebook era più che attesa. Prima dell’acquisto da parte della compagnia nel 2014, Whatsapp si manteneva con i famosi 0.99€/mese poi sospesi, da allora l’app è stata un costo da una parte ed una miniera d’oro da sfruttare dall’altra. Una cosa è certa, la promessa di Zuckermberg a mantenere il servizio di messaggistica indipendente dalla casa madre non è stata manutenuta.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Il Post – Hd Blog – Whatsapp FAQ –