Nonostante le recenti elezioni americane abbiano portato una ventata di cambiamento che verrà confermata nei prossimi mesi tramite le elezioni di Biden come prossimo presidente degli Stati Uniti d’America per Huawei le cose non sembrano andare bene. É ora confermato l’accordo tra Huawei e Shenzhen Zhixin New Information Technology per la vendita del marchio Honor.
Honor era un marchio satellite di Huawei fondato nel 2013 usato dalla casa madre per commercializzare smartphone entry-level e quindi a basso costo.
Gli smartphone più recenti della compagnia sono l’Honor 20, Honor 20 Pro, Honor 9X, e Honor 20 Lite. Tra gli indossabili vale la pena ricordare l’Honor Band 5.
La vendita si è resa obbligata, a quanto si apprende nel comunicato stampa di Huawei, per salvare il possibile il Brand Honor.
Huawei negli ultimi anni ha sofferto molto la guerra tra Stati Uniti d’America e la Repubblica Popolare Cinese. L’amministrazione Trump riuscì infatti a decretare un embargo commerciale tra Huawei e le aziende statunitensi impendendo così alla compagnia di ricevere alcune funzionalità da Google, ma anche di mantenere la competitività per l’infrastruttura 5G nel suolo americano.
Gli alleati europei hanno seguito il modello americano bloccando le apparecchiature Huawei dalla loro infrastruttura tecnologica bollandola come sicurezza nazionale.
Il tema è stato molto sentito perché le aziende cinesi sono obbligate a fornire su richiesta del Governo Cinese, i dati in loro possesso e quindi anche informazioni sensibili della rete 5G di quasi tutta Europa e degli Stati Uniti.
Vendendo Honor ad un consorzio fuori dal controllo di Huawei, la compagnia spera che il brand possa continuare ad essere competitivo dato che il ban americano non vale per le altre aziende di bandiera cinese.