“Wikipedia oscurata! Cosa!? E io da dove studio!?” Siamo di fronte alla votazione, per l’approvazione di una normativa, che dall’oggi al domani cambierà Internet per come lo conosciamo. Oggi, sulle pagine di PCGENIUS proviamo a fare qualche considerazione veloce.
[Aggiornamento]: Il Report Voss A8-0245/2018 sul Mercato Unico Digitale che riguardava la Direttiva sulla Privacy è stato votato da 627 Deputati: 278 Favorevoli, 318 Contrari e 31 Astenuti rimandando così il testo in seduta plenaria.
Una nuovo voto dovrebbe essere previsto nel mese di Settembre, fino ad allora tutto rimarrà così com’è adesso.
Tutto per colpa di una legge. Sì. Il 5 luglio il Parlamento Europeo si riunirà in voto per approvare una normativa che potrebbe cambiare come percepiamo, in questo preciso istante, Internet. La lettura di questo disegno di legge ci suggerisce un futuro distopico. Si vede che ci hanno messo impegno nella scrittura, ma lasciano troppe cose in sospeso, che potrebbero andare contro quello che invece si voleva creare. Facciamo subito degli esempi per spiegare.
Un futuro distopico
L’articolo 11, in poche parole, parla del fatto che Google dovrebbe pagare dei “diritti d’autore” a chi pubblica articoli per poter indicizzare sul proprio motore di ricerca quegli articoli. Ma Google è un’azienda. E in quanto azienda potrebbe rifiutare ciò e mettere tutti in difficoltà. Questo esempio è abbastanza estremizzato, ma è una realtà che potrebbe facilmente presentarsi! Perché la situazione potrebbe essere peggiore: ovvero è Google che potrebbe imporre di pagare per indicizzare un articolo! Beh… Se così fosse fate “Ciao ciao” a tutti i piccoli editori. Noi compresi. E anche a Wikipedia credo, vista la loro politica di “enciclopedia libera”.
scusate… due articoli (11 e 13)
Aspettate perché non ho detto ancora nulla! Articolo 13: copyright. Secondo quanto scritto nella legge, qualsiasi cosa pubblicata andrebbe approvata. Quindi il frame di un film, usato per fare un meme, diventerebbe una violazione di copyright. Guardate i gameplay su Youtube? Tranquilli, spariranno! Infatti io, azienda produttrice del videogioco, in quanto il videogioco è considerato “opera d’arte”, posso chiederti soldi affinché tu possa pubblicare e condividere un semplice spezzone di gameplay.
Ora venite pure ad accusarci di “clickbait”. Del fatto che questo articolo è stato scritto solo per attirare l’attenzione di qualche visitatore in più, approfittando della situazione di caos che si sta creando. Ma il nostro intento era di farvi FERMARE E RAGIONARE SU COSA VOLETE VERAMENTE. Se ci muovessimo tutti assieme, senza lasciare in mano tutto agli altri (in questo caso agli Europarlamentari), eviteremmo molti dispiaceri. Ma questi sono discorsi più ampi. Vi lascio ai 2 video dai quali ho preso ispirazione per scrivere questo articolo. Se volete maggiori informazioni in merito, potete commentare sotto a questo articolo o scriverci sui social.
Ah fermi non vi ho detto una cosa. Ma ci sarete già arrivati da soli: siccome ho citato 2 video in questo articolo, potrei essere sanzionato e il sito potrebbe chiudere, se la legge fosse in vigore… Alla prossima! (Speriamo)