Gli smartphone odierni si ricaricano a velocità spaziali; ma vi siete mai chiesti se ci siano delle conseguenze sullo stato di salute della batteria? Un tempo ci dicevano sempre che caricare la batteria velocemente, per troppe volte, avrebbe avuto conseguenze irrimediabili. Quest’oggi proverò a rispondere ad alcune domande che mi sono fatto anch’io di recente. Quindi, non vi resta che proseguire la lettura.
La ricarica veloce danneggia le batterie degli smartphone?
No. La ricarica veloce, o quick charge (di qualsiasi tipo/versione), non danneggia le batterie degli smartphone. Questo perché le batterie si sono evolute nel corso degli ultimi anni, e grazie a diversi accorgimenti a livello ingegneristico, i danni che la ricarica rapida può fare sulle batterie è stato quasi azzerato. Questo è stato possibile grazie all’evoluzione sia dell’hardware, ma anche del software.
La “composizione interna” delle batterie, oggigiorno, è cambiata, in modo da poter sopportare le alte tensioni di corrente a cui esse sono sottoposte durante la ricarica. Non andiamo ad analizzare tutti i tecnicismi, ma sappiate che, i diversi produttori di smartphone, hanno dovuto mettere in atto diversi accorgimenti soprattutto per evitare il surriscaldamento delle batterie durante la ricarica, ed evitare che qualche nuovo device si comporti come il famosissimo Samsung Galaxy Note 7. Gli smartphone più recenti sono dotati di sistemi di raffreddamento con heatpipe (come all’interno dei notebook), oppure hanno delle batterie divise in più celle.
A livello software, invece, troviamo degli algoritmi che, grazie all’intelligenza artificiale e al machine learning, regolano la ricarica in diversi modi: ad esempio, imparano gli orari in cui mettiamo a ricaricare il nostro telefono, e adottano comportamenti per preservare la batteria. Se mettiamo a caricare lo smartphone dalle 23:00 alle 7:00, ogni giorno, l’algoritmo capirà che non serve caricare il telefono al massimo della potenza, in quando quest’ultimo, prima delle 7:00, rimarrà sempre collegato alla corrente. Se invece sono le 5 di pomeriggio, è molto probabile che ci serva una ricarica veloce per “essere più sicuri di arrivare a sera” prima di uscire di casa per un appuntamento, o per lavoro, quindi l’algoritmo regolerà la velocità di ricarica al massimo della potenza, in modo che il vostro smartphone sia pronto con quanta più autonomia possibile il prima possibile.
In questo modo la batteria del nostro smartphone viene preservata nel tempo, e non si corre il rischio che dopo pochi mesi siamo costretti a sostituirla a causa dell’usura provocata dall’elevato numero di cicli di ricarica veloci.
In sintesi: per preservare la batteria a lungo termine, basta risparmiare qualche ciclo di ricarica veloce. Non serve azzerarli: se non lo avete mai fatto non è un problema, perché il guadagno con questi accorgimenti è comunque relativo.
Le tecnologie odierne rendono la ricarica rapida sicura ed efficiente, anche a distanza di molti mesi.
Se la vostra batteria dopo 1 anno risulta essere molto usurata, non è colpa della ricarica veloce: è colpa del fatto che avrete ricaricato il vostro smartphone almeno 365 volte 🙂
Ora che la teoria ci è chiara, passiamo alla pratica!
Come monitorare lo stato della batteria su Android
Nel Play Store possiamo trovare diverse applicazioni che ci permettono di avere molte informazioni riguardanti lo stato di salute della batteria. Personalmente, io uso “Accubattery”.
Grazie a questa applicazione sono in grado di monitorare la reale capacità della batteria sul mio smartphone, e capire quando è arrivato il momento di cambiarla. Come potete osservare da questi screenshot, infatti, è giunta per me l’ora di sostituire la batteria.
Avere a disposizione questo dato mi da la certezza che la scarsa durata della batteria del mio smartphone sia dovuta all’anzianità della batteria che, poverina, è arrivata al termine del suo onorato servizio.
Posso quindi escludere problemi di applicazioni installate che consumano velocemente la percentuale di batteria.
L’unico accorgimento da mettere in atto, per utilizzare correttamente questa applicazione è quello di ricaricare lo smartphone senza spegnerlo. Trattandosi di una normale applicazione, per poter monitorare la ricarica, questa dev’essere sempre in esecuzione!
Se siete soliti spegnere il vostro smartphone mentre lo ricaricate di notte, questa applicazione non funzionerà. Potete lasciare acceso il nostro smartphone in modalità aereo per tutta la notte. In questo modo lo smartphone resterà scollegato dalla rete cellulare, ed eviterete qualsiasi tipo di notifica che, durante la notte, vi potrebbe svegliare!
Altro consiglio: la mattina, prima di staccare il telefono dalla corrente, la mattina, fate un riavvio del dispositivo: tenere lo smartphone acceso per troppi giorni consecutivi potrebbe influire sulle sue prestazioni. Un riavvio, ogni tanto, e passa la paura!
E la ricarica wireless danneggia gli smartphone?
No, anche questa è una leggenda metropolitana. Sicuramente la ricarica wireless è meno efficiente rispetto alla ricarica via cavo, ma l’importante è dotarsi di una buona basetta di ricarica: non fate l’errore di prendere della basi di ricarica molto economiche, perché potrebbero creare problemi di surriscaldamento, e danneggiare la batteria!
Se avete altre domande, sapete dove trovarci! I nostri profili social sono sempre a vostra disposizione! 🙂