Tutte le novità di Google I/O 2018

Ieri si è tenuto l’annuale evento del Google I/O, dove la casa di Mountain View ci ha presentato le novità che andrà ad introdurre nel corso dell’anno solare. Vediamo quindi queste piccole, ma sostanziose, novità! Seguiteci!

Google inizia con toni scherzosi, facendo un richiamo allo scandalo delle emoji di fine 2017, che vedevano coinvolte le emoticons dell’hamburger e della pinta di birra, le quali sono state ridisegnate come il mondo intero ha richiesto!

Continue Conversation

Dopo questo simpatico siparietto, si è iniziato a fare sul serio. Il nocciolo, sul quale è ruotato tutto l’evento, è stato quello dell’intelligenza artificiale. Google ci ha mostrato i molteplici campi su cui essa può essere applicata, al fine di migliorare la qualità della vita: dalla medicina alle industrie, passando per il campo della comunicazione. Proprio quest’ultimo è quello su cui Google rivolge maggiore attenzione: perché viviamo in un mondo dove comunicare è fondamentale. “Continue Conversation” si chiama la tecnologia che verrà introdotta all’interno del Google Home: il famosissimo assistente domotico, infatti,  promette di migliorare le sue capacità nella conversazione con una persona, senza uscirsene con il solito “ecco i risultati della ricerca”. Inoltre, riconoscerà il soggetto con cui andrà ad interloquire: nel caso di un bambino, Google Home inviterà quest’ultimo ad usare la parolina magica “per piacere” nelle sue richieste. 

Novità per aziende e per Assistant

Si passa così ad una breve carrellata con prodotti di aziende terze, che verranno supportati da Google stessa, per integrare il Google Assistant in speaker bluetooth e display smart. Proprio in Google Assistant ci sono le novità più succose. Viene mostrato ciò che l’IA sarà in grado di fare per aiutarci nell’ordinare il cibo, ad esempio. Ma quando cose come queste arriveranno in Italia, noi non ci saremo più (e neanche voi o l’intera umanità, forse). Assistant sarà in grado anche di telefonare e prendere appuntamenti dal parrucchiere oppure di prenotare un tavolo ad un ristorante! Insomma… Doc vieni a prenderci e portaci nel futuro adesso!

Digital Life & Google Dashboard

Si è parlato poi della “vita digitale”. Quest’ultima infatti, se ci pensiamo bene, ci stressa molto: ogni giorno mille notifiche, mille post, mille cose da tenere sempre sott’occhio. Insomma, è una faticaccia, anche se la facciamo con piacere! Ecco che nasce Google Dashboard: un semplice applicativo che ha lo scopo di raccogliere informazioni sull’utilizzo del nostro telefono. Ad esempio quante ore di schermo attivo facciamo, quante volte controlliamo le notifiche, quante volte sblocchiamo il telefono… tutto per cercare di imparare e, grazie all’intelligenza artificiale, fare dei piccoli e mirati interventi a migliorare la nostra Digital Life: come riassumere in un unica notifica notifiche inutili!

Google News

Novità anche per il campo del web journalism (evviva pcgenius!) con Google News. Qui troveremo una grafica ridisegnata, e, un’altra volta, l’intelligenza artificiale: questa allo scopo di darci sempre e comunque un’idea generale di quello che succede nel mondo ogni giorno e non di ricevere solo tutte le notizie dai nostri domini preferiti!

Android P è qui: nessuna rivoluzione ma ottimizzazione ad-hoc

Si passa finalmente ad ANDROID! SI’! Ecco che Google inizia vantandosi (chissà con chi) del suo bellissimo sistema operativo “OPEN”. Forse, un po’ troppo open. Cosa che a Massimiliano non piace. Neanche a me, forse. Ma non è vero. Insomma, non è il tempo né il luogo per fare questo discorso. Android P promette di portare miglioramenti nella gestione della luminosità del display e di prevedere ciò che vogliamo fare. No, non avrà una palla di cristallo, ma grazie alla sempre presente intelligenza artificiale, Android cercherà di penetrare nella nostra mente e di capire cosa vogliamo fare. Faccio un semplice esempio: se colleghiamo delle cuffie al nostro dispositivo, Android capisce che vogliamo ascoltare della musica (MA VA?!), e ci proporrà un brano da ascoltare, in base ai nostri gusti. Importantissima anche l’introduzione delle nuove gesture, in stile IPhone X, che Android P porterà grazie a nuovi tasti per la navigazione, i quali ci permetteranno di accedere con più facilità al multitasking ed al drawer delle applicazioni. Da sottolineare anche una semplificazione nel controllo dei volumi: con i tasti fisici (o bilancere del volume, per gli amici) di default andremo a controllare il volume del reparto “media” e non quello della suoneria. Scelta secondo me più che azzeccata, in quanto non modifichiamo il volume della suoneria tanto quanto quello del volume dei media. Piuttosto andiamo spesso ad agire sul silenziare o meno il nostro dispositivo, qui il tasto fisico di OnePlus insegna. Infine avete sonno? Spero di no leggendo questo infinito articolo, ma se direte a Google Assistant, con Android P, che volete andare a dormire alle 22, a quest’ora lo schermo del vostro telefono diventerà bianco e nero, così vi annoierete a scrollare le bacheche di Facebbok e Instagram prima di andare a letto, per quei 5 minuti che poi diventano ore, e poserete subito la testa sul cuscino! Parola di Google!

Grande NOTIZIA: la developer preview, di Android P, sarà disponibile non solo sui Pixel, ma anche su alcuni telefoni selezionati, come OnePlus, Sony, Oppo, ecc… Grande assente tra questi: Samsung!

API che passione: Slices e Firebase migliorati!

Passiamo al capitolo delle API. Se non siete degli sviluppatori non vi interesserà, ma seguitemi comunque ancora nel discorso. Si è parlato di “Slices”, che introdurrà la possibilità di avere degli snippet interattivi integrati nel browser (cosa che, potenzialmente, sarà fatta in qualsiasi altra applicazione Android) : immaginate di cercare su Google qualcosa di inerente ad un viaggio e di vedere tra i suggerimenti di ricerca un’azione da compiere tramite un’altra applicazione installata sul vostro dispositivo, come ad esempio l’acquisto di biglietti. Ecco, questo viene realizzato dai programmatori con gli “snippet interattivi”. Altre novità interesseranno Google Firebase nei prossimi mesi: per chi non lo sapesse, esso è uno strumento online che dà la possibilità al programmatore di poter inviare alla propria applicazione dati e notifiche.

Machine Learning in Maps e Foto

Ultime, ma non per importanza, le nuove features di Google Foto e Google Maps, che si avvaleranno sempre dell’intelligenza artificiale per migliorare l’ultilizzo di questi applicativi. Google Foto vi darà dei suggerimenti con chi condividere i vostri scatti, mentre Googler Maps userà la fotocamera quando dovrete muovervi a piedi, per farvi capire meglio dove dovete andare! E mentre inquadrerete quello che vi circonda, Maps vi dirà cosa state inquadrando! Insomma: non avremo più la scusa del sensore GPS mal calibrato, che ci crea confusione sul dove andare.


Ok, forse mi sono dilungato anche troppo, ma per chi ancora non ha chiuso brutalmente la propria scheda del browser, sappia che ci sono state molte novità anche per il sistema di Google Car. Se siete interessati quindi a questo ed ad altri approfondimenti, non vi resta che lasciare un commento qua sotto e continuare a seguirci! Alla prossima!

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Scritto da Michele Falcomer

"Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere". Con questa citazione di Enzo Ferrari, vivo la passione per la tecnologia, i videogiochi e il mondo dello sport, sapendo che si vive una volta sola!