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E se il dispositivi usassero tutti un solo tipo di presa?

Ursula von der Leyen, la nuove presidente della commissione europea ha le idee ben chiare sul da farsi. Nel Green Deal che l’Unione Europea dovrebbe adottare nei prossimi anni c’è anche l’obbiettivo di far adottare a tutte le compagnie un caricatore universale per i propri dispositivi mobile.

I tentativi dell’UE verso il cavo unico

Non pensiate che questa sia una novità, è dal ormai 11 anni che l’Europa sta ragionando in questi termini: nell’Aprile del 2014 la Commissione ha emanato la direttiva 53 nella quale troviamo che “i telefoni cellulari immessi sul mercato dovrebbero essere compatibili con un caricabatteria standardizzato“.

Al momento gli standard più diffusi sono tre:

  • la presa micro-usb presente su molti smartphone Android
  • la presa usb-c presente sui dispositivi mobile, tablet e pc più recenti
  • la presa lightning proprietaria di Apple

In sei anni la direttiva 53 ha portato grandi benefici, così come auspicato.

Ora ci prova la Von der Leyen

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Risoluzione RC9-0070/2020: Alimentatore Unico per i dispositivi mobili
582 favorevoli, 40 contrari, 37 astenuti, totale 659

L’obbiettivo ora è quello di unificare i tre standard così da garantire un utilizzo universale di cavi e prese di sorta e di ridurre i rifiuti elettronici derivati proprio dai cavetti non universali.

Sicuramente vedremo sparire i cavi micro-usb, i produttori di dispositivi Android ora lo stanno abbandonando a fare del usb-c che risulta essere molto più versatile e funzionale.

Basti pensare che con lo standard USB-C gli attuali MacBook di Apple sono in grado di fare praticamente tutto. Le porte, le uniche presenti nei portatili di ultima generazione della mela, permettono l’uscita audio, video, di rete, di alimentazione e di trasmissione di dati ad altissima velocità, in grado di supportare anche le schede video esterne, le cosiddette eGPU.

La contrarietà di Apple

Peccato che proprio Apple sia l’azienda più testarda a integrare questo tipo di standard nel suo ecosistema. Prima i MacBook e ora gli iPad Pro, ma con gli iPhone nulla da fare.

Apple fa vedere come sia possibile registrare un proprio podcast professionale con iPad Pro ed un microfono usb-c esterno.

In questo video invece è possibile vedere come connettere un drone all’iPad Pro per scaricarne foto e video da utilizzare poi per un montaggio da paura.

Riteniamo che una regolamentazione che imponga la conformità di un connettore integrato in tutti gli smartphone reprima l’innovazione, anziché incoraggiarla, e danneggi i consumatori in Europa e l’economia nel suo insieme.

Portavoce Apple – Fonte: TheSun

Apple quindi dice “Niet” al cavo unico e potrebbe anche non avere tutti i torti. Effettivamente una sola tipologia di cavi potrebbe impedire ai produttori di smartphone di lavorare verso standard più evoluti dell’Usb-C.

Quello che veramente non si capisce è se la Commissione Europa intende standardizzare la porta di comunicazione dei vari smartphone o solo la presa del caricatore a muro.

Nel secondo caso le cose cambiano sensibilmente: Apple, che come abbiamo già detto sembra molto restia ai cambiamenti sarebbe già “a norma”. I nuovi iPhone, infatti vengono venduti con l’alimentatore standard ma sull’Apple Store Online e presso i rivenditori fisici è possibile comprare l’alimentatore usb-c (il cavo non è incluso).

Apple dovrebbe solo mettere quel tipo di alimentatore nella confezione ed il gioco è fatto. Staremo a vedere come si comporterà con la prossima generazione di melafonini.

E se i dispositivi usassero un solo tipo di presa?

Sarebbe sicuramente un mondo migliore. Un solo tipo di cavo per la trasmissione universale di contenuti, alimentazione e tutto il resto significherebbe più concorrenza tra i produttori di cavi, prezzi più bassi, meno noie in caso di cavo spezzato e così via.

Il problema iniziale sarebbe solo quello di far capire alle persone e ai clienti delle varie aziende che ancora non si sono ingegnate per supportare usb-c che questo tipo di standard è nettamente il migliore in assoluto presente al momento sul mercato.

Se arriveremo a dei caricatori comuni sarebbe già comunque un grandissimo risultato che permetterebbe a tutti di non rimanere intrappolati all’alimentatore prodotto da una singola azienda.

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Scritto da Massimiliano Formentin

Sono sempre stato un appassionato di tecnologia, il mio scopo con PcGenius è condividere questa mia curiosità con il mondo intero. Nella vita faccio anche altro: suono il pianoforte e mi occupo di web.