Avete mai provato a fare il conto di quante ore passate in ufficio, in studio, o nella vostra cameretta? Avete mai fatto il conto di quante volte avete detto:”Ok, è ora di aprire la finestra per far circolare l’aria”? Credo che la risposta alla prima domanda sia “tante”, mentre la risposta alla seconda domanda sia “poche”. Quest’oggi voglio proporvi un accessorio che vi permetterà di stare più attenti alla qualità dell’aria che respirate. In che senso? Scopriamolo assieme.
Indice
La qualità dell’aria che respiriamo
Vi siete mai interessati all’argomento? Sicuramente sì. Tutti siamo a conoscenza del fatto che la qualità dell’aria che respiriamo è pessima, a causa dell’inquinamento atmosferico. Quest’ultimo è qualcosa che da soli, nel nostro piccolo, non possiamo combattere direttamente. Ma, quello che possiamo fare, è stare attenti all’aria che respiriamo nei luoghi dove passiamo le nostre giornate lavorative e di studio.
Quante volte vi è capitato di dare una pulita alla vostra scrivania e rimanere impressionati dal colore del panno che, da bianco, diventa grigio per colpa della polvere? Se pulite frequentemente, siete bravi, e vi sarà capitato poche volte; ma se avete l’abitudine di passare quel panno un po’ più di rado, beh, vi sarà capitato qualche volta in più. Ma da dove viene fuori tutta questa polvere? Prima di depositarsi, questa polvere, si trova nell’aria. Nell’aria che respiriamo.
Provate a fare un altro esperimento. Prendetevi, per qualche giorno, l’abitudine di aprire la finestra ogni 2 ore circa, al fine di cambiare l’aria di una stanza in cui passate molto tempo. Sentirete i polmoni dirvi “grazie“. Perché, di fatto, anche noi, respirando, “inquiniamo” l’aria. Lo sappiamo tutti benissimo che i nostri polmoni assorbono l’ossigeno e lo trasformano in CO2. Quando nella stanza in cui siamo, l’ossigeno scarseggia, i nostri polmoni iniziano un po’ a soffrire: ma talmente lentamente che non ce ne accorgiamo. Spesso ce ne rendiamo conto solo quando ci alziamo dalla scrivania, e sentiamo la tipica “puzza di chiuso”. Perché? Perché nell’alzarci dalla sedia abbiamo fatto uno sforzo che ha richiesto più ossigeno ai nostri polmoni, e ha risvegliato quella parte del cervello addetta al “controllo qualità dell’aria” (… prima era impegnata a digitare intensamente sulla tastiera del computer).
Piccoli accorgimenti per la nostra salute
Il punto è che respirare in una stanza piena di polvere e di CO2, a lungo andare, non fa bene alla nostra salute. Per fortuna, i rimedi a questo problema sono molto semplici:
- Pulire spesso i luoghi dove passiamo molte ore durante la giornata;
- Aprire spesso le finestre per “cambiare l’aria” (arieggiare).
Non sono azioni difficili da compiere, ma sono difficili da ricordare. Ed è qui che ci viene in aiuto Qubee: una lampada di desing, che ha come scopo quello di ricordarci queste poche e semplici azioni, da compiere regolarmente, per il bene della nostra salute.
Cos’è Qubee: perché è nato?
Qubee è nato grazie ad una stratup Italiana: Nexus TLC, nata dalla passione che solo gli italiani sanno porre nelle loro idee, in collaborazione con Polieco-MPB, una società presente da oltre 40 anni sul territorio italiano ed europeo che ha abbracciato l’idea di lanciare sul mercato un prodotto innovativo e rivoluzionario per migliorare la vita delle persone. Ci troviamo davanti ad un esempio di come 2 realtà, molto diverse tra loro, unendo le forze, sono state in grado di dar vita a qualcosa di veramente unico. La volontà è stata quella di produrre un dispositivo dedicato alle persone e alle loro case, per monitorare la qualità dell’aria che si respira. Ma, come abbiamo accennato qualche riga fa, è un prodotto che starebbe benissimo anche in un ufficio, e non solo.
Il “Dipartimento di Scienze Chimiche” dell’Università Federico II di Napoli, ha avuto il compito di effettuare tutti i test per la certificazione di Qubee.
Ora andiamo a vedere più nel dettaglio il prodotto.
Quali sono le funzionalità di Qubee
Qubee monitora la qualità dell’aria e segnala i problemi attraverso il suo LED RGB che cambia colore. Questo LED RGB può essere usato anche come una lampada, vista la possibilità di personalizzare colore e intensità luminosa dall’app. Devo dire che l’intensità luminosa massima è parecchio elevata, se pensiamo che si tratta solo di un LED RGB! Ne sono rimasto meravigliato!
Se non personalizzerete il LED, i colori usati per mostrare la qualità dell’aria saranno:
- Verde, quando la qualità dell’aria è eccellente;
- Giallo, quando la qualità dell’aria è discreta;
- Rosso, quando la qualità dell’aria è pessima.
Grazie all’app, è possibile tener traccia di tutti i dati registrati da Qubee nel corso del tempo. Qubee sfrutterà la nostra rete WiFi casalinga per l’invio dei dati all’app e ai server di Qubee. Sempre all’interno dell’app, avrete anche la possibilità di visualizzare un grafico che vi mostra l’andamento della qualità dell’aria rilevata negli ultimi giorni.
Infine, c’è la possibilità di connettere più dispositivi Qubee contemporaneamente, posizionarli in stanze diverse, e controllarli tutti tramite la stessa app. I diversi Qubee si connetteranno sempre alla vostra rete WiFi per l’invio di tutti i dati. A proposito di WiFi: sappiate che, nella parte inferiore del dispositivo, c’è un jumper che vi permetterà di disattivare fisicamente il sensore WiFi. In questo modo, Qubee funzionerà stand-alone, ma senza la possibilità inviare i dati all’app e ai server di Qubee: ma continuerà a rilevare la qualità dell’aria nella vostra stanza e vi comunicherà i risultati solo cambiando il colore del LED RGB come vi ho spiegato prima.
Configurare e utilizzare Qubee
All’interno delle confezione troverete:
- Il dispositivo Qubee
- Un manuale di istruzioni
- Un alimentatore USB
- Un cavo USB-microUSB per alimentarlo
Ovviamente, avendo un attacco microUSB, potrete alimentare Qubee con qualsiasi altro alimentatore/power bank, ecc.
Configurare Qubee è molto semplice. Vi basterà collegarlo all’alimentazione, e seguire la procedura guidata sull’applicazione. Prima di iniziare questa procedura, i sensori di Qubee hanno bisogno di essere tarati.
Per questo motivo, appena collegherete Qubee all’alimentazione, noterete che il suo LED RGB inizierà a lampeggiare di giallo: questo significa che è iniziata la fase di “riscaldamento” dei sensori, per cui non abbiate timore di aver sbagliato qualcosa. Questa procedura durerà diversi minuti. Vi do un consiglio: abbiate cura di verificate subito che Qubee sia nella sua “posizione definitiva” (sopra a una mensola, o un armadio) e arieggiate bene la stanza, in modo che possa capire qual’è la qualità standard dell’aria in quella determinata stanza.
Nel caso in cui si verifichino problemi, provate a spostare Qubee in una posizione più vicina al vostro modem router WiFi. Per darvi un metro di paragone, vi consiglio di posizionare Qubee dove anche sul vostro smartphone il segnale WiFi è ben presente. Tenete conto che l’antenna WiFi di Qubee è meno potente di quella montata sul vostro smartphone.
Un dispositivo semplice per tanti usi
Questo dispositivo mi è piaciuto davvero tanto. L’ho testato in diversi ambienti della mia casa, e alla fine ho deciso di tenerlo nel mio studio: il luogo in cui passo la maggior parte delle ore durante la mia giornata. Mi è tornato molto utile per capire che, con le mie precedenti abitudini, la qualità dell’aria che respiravo non era delle migliori.
Va precisato che Qubee non è un prodotto adatto all’uso in ambiente esterno. Posizionarlo in ambiente esterno, danneggerebbe i suoi sensori. Ma, se ci pensate bene, i dati catturati da Qubee vi faranno fare interessanti riflessioni. Ad esempio, immaginate che ci siano almeno 2 o 3 persone nel vostro paese, o nella vostra città, che possiedano un Qubee. Si potrebbe immaginare di dar vita ad una rete di Qubee. Questa rete potrebbe aiutare gli enti di prevenzione e protezione ambientale, come l’ARPA, a fare statistiche sulla qualità media dell’aria: se ci pensate bene, l’aria che respiriamo all’interno degli spazi chiusi dipende anche dall’aria che c’è all’esterno!
Ma questo Qubee può fare anche di più. Può essere usato come uno strumento educativo, per la didattica di bambini e ragazzi a scuola, al fine di sensibilizzarli su alcuni temi, come (appunto) la qualità dell’aria che ogni giorno respirano.
Le potenzialità di dispositivi come Qubee sono davvero infinite: basta dar spazio alla fantasia!
Spero che l’azienda abbia modo di ottenere il giusto successo con questo prodotto, e con i prossimi progetti. Ne approfitto per ringraziare l’azienda di Qubee (vi lascio il link al loro sito ufficiale) che ci ha permesso di portarvi questo fantastico prodotto, e di parlarvi di un tema importante ma poco discusso sul web. In particolare ringrazio e vi porto i saluti del CEO Francesco. Aiutiamoli condividendo questo articolo, e supportiamoli acquistando direttamente sul loro sito Qubee: non vene ne pentirete!