Una rivoluzione dei piani di digitalizzazione precedenti, ma anche un rinnovo di alcuni impegni presi in passato. Tutto nell’ottica di rendere l’Italia più competitiva sia a livello Europeo sia sul piano internazionale. Banda Ultralarga, Alfabetizzazione Digitale, Identità Digitale e molto altro. Ecco i piani di Colao che, nel governo guidato da Mario Draghi, è a capo del Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione.
É pressoché obbiettivo il fatto che la Pubblica Amministrazione negli ultimi anni abbia fatto passi da gigante verso la digitalizzazione e la smaterializzazione di atti, notifiche e procedimenti di ogni genere. Certo, c’è tanto da fare ma la direzione verso un’Italia Digitale sembra essere quella giusta.
Indice
Italia Digitale 2026
Colao ha quindi rinnovato l’impegno a proseguire questo percorso in cinque grandi obiettivi che riguardano anche i privati e la loro connessione di casa.
Digital Compass EU 2030 | Italia Digitale 2026 | |
Identità Digitale | 80% | 70% |
Competenze Digitali | 80% | 70% |
Adozione Cloud | 75% delle imprese | 75% delle PPAA |
Servizi Pubblici Online | 100% | 80% |
Connessioni in BUL | 100% | 100% |
Entro il 2026 gli obbiettivi sono quelli indicati dall’Ambizione dell’Italia Digitale:
- Fare in modo che il 70% della popolazione abbia accesso e usi abitualmente l’identità digitale (SPID, CIE 3.0, similari). Sarebbe il doppio rispetto ad oggi.
- Il 70% della popolazione deve avere una consapevolezza ed una conoscenza della rete, della tecnologia generalmente buona.
- Il 75% delle PPAA Italiane dovranno utilizzare i servizi in cloud.
- L’80% dei servizi pubblici deve essere erogato online.
- La Banda Ultra Larga deve coprire il 100% della popolazione italiana.
Nel Dettaglio
La Trasformazione Digitale è la nostra occasione per progettare […] interventi e realizzare quel futuro, con determinazione, spirito di collaborazione e […] quella creatività e voglia di sperimentare che è alla base dell’innovazione
Vittorio Colao, Ministro per l’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale
Identità Digitale
L’Unione Europea valuta gli open data, l’interoperabilità delle informazioni e la cittadinanza digitale dei paesi UE, circa 325 miliardi di euro. Valore in aumento di anno in anno.
L’idea di Colao è costituire uno sportello digitale unico dove il cittadino possa consultare i dati che lo riguardano, ottenere permessi, tracciarli se necessario ed infine pagare i propri tributi e servizi.
Ad oggi le installazioni dell’app IO, la concretizzazione attuale dello sportello digitale unico, sono 10 milioni. Vale anche la pena ricordare che l’applicazione è ancora un work in progress, certe novità dovrebbero arrivare già nei prossimi mesi (ad esempio la versione desktop dell’applicativo e l’archivio digitale dei documenti).
Per l’interoperabilità dei dati, il principio che verrà usato è l’ “once only” che consiste nel chiedere meno volte possibile le informazioni agli utenti. La PA punta quindi a chiedere dati solo se strettamente necessario e solo se le stesse non sono già in loro possesso.
Verranno poi potenziate le piattaforme SPID e CIE punti di accesso all’identità digitale del cittadino. A giorni poi dovrebbe avvisarsi il processo di approvazione delle linee guida dell’Agenzia per l’Italia Digitale per il domicilio digitale. L’obbiettivo è così dare a tutti un punto di accesso unico: IO (sportello), CIE e SPID (identità elettronica) e PEC (comunicazioni).
I dati si scambieranno sulla PDND acronimo per Piattaforma Digitale Nazionale Dati. Nel rispetto delle misure sempre più stringenti in termini di privacy, verrà realizzato uno snodo dove far parlare le varie banche dati permettendo un ulteriore sburocratizzazione e digitalizzazione dell’operato della pubblica amministrazione.
Colao sottolinea anche i dati di PagoPa che già permette di unire i dati relativi ai pagamenti dei tributi verso le PPAA da parte del cittadino. Il sistema viene utilizzato da 28 milioni di cittadini e da 1.2 milioni di imprese. In questo caso la mission sarà di portare PagoPA nelle sedi istituzionali che ancora non ne fanno uso come parte dei servizi da trasferire online entro il 2026.
Adozione Cloud
Punto dolente: il Cloud. Colao sottolinea che il 95% delle PPAA conservano i dati degli utenti in strutture inadeguate a proteggere le informazioni personali. Il Cloud permetterà di risolvere la questione, abbattendo anche i costi e permettendo un rapido dispiegamento di servizi sempre più avanzati, utili ed inclusivi.
Competenze Digitali
Per l’alfabetizzazione digitale, il Ministro Colao ha offerto dei sottopunti programmatici come il potenziamento degli ITS, alle facoltà scientifiche (e la lotta alla disparità di genere) e l’incentivo ai dottorati.
Servizi Pubblici Online
La digitalizzazione delle pratiche della pubblica amministrazione insieme all’alta diffusione dell’identità digitale potrà consentire alla Macchina Pubblica di offrire sempre più servizi digitalizzati ed accessibili. Il piano è offrire anche grazie al PDND almeno l’80% dei servizi in forma digitale entro il 2026.
Connessioni Banda Ultra Larga
La copertura della Fibra Ottica in tecnologia FTTH sul territorio nazionale è oggi ferma al 35%. Rispetto ai piani programmatici passati ci sono state purtroppo molti rallentamenti sia tecnici, che politici che burocratici.
Esistono diverse strade per affrontare questa sfida infrastrutturale e occorre agire su più fronti.
Giancarlo Giorgetti, Ministro per lo Sviluppo Economico
Il piano è arrivare a coprire tutti i cittadini con una connessione minima di 30mbps e di continuare con la posa della Fibra Ottica coadiuvati con la tecnologia 5G e Fixed Wireless.
Verrà creato, dice Colao, un piano per l’identificazione e la copertura per quelle aree “grigie”, servirà a trovare quelle zone dove non sono previsti investimenti privati per i prossimi anni. Lì il Governo troverà il modo per favorire lo sviluppo della fibra.
Vale la pena ricordare infatti che il Governo, anche tramite il piano #BUL sta puntando molto sulle aree bianche, in contemporanea gli operatori investono sulle aree nere. Quelle grigie sono in una sorta di limbo, alcune sono completamente escluse dagli investimenti di entrambi i soggetti in campo.
Presto infine verrà avviata la fase II per il voucher a supporto dell’accesso alla rete di famiglie e imprese (quello che tutti nei giornali abbiamo imparato a conoscere come Bonus Internet). Quando ci saranno ulteriori notizie pubblicheremo le news come sempre qui su PcGenius.