in

Viviamo davvero in un mondo interconnesso?

Viviamo davvero in un mondo in cui possiamo accedere alla rete da qualsiasi luogo, in qualsiasi momento?

Al giorno d’oggi, internet non è accessibile a 2/3 della popolazione mondiale, e ancora non ci rendiamo conto di cosa questo comporti. Quante sono quelle voci, quei sogni, e quei desideri che non abbiamo potuto ascoltare, comprendere e realizzare. Nel mondo attuale questa è una di quelle mancanze che non dovrebbero esserci e che andrebbero corrette, ed è per questo che viviamo in un mondo interconnesso ad internet, a cui è stata necessaria la nascita di una partnership, Internet.org di cui fanno parte Ericsoon, MediaTek, Opera, Samsung, Facebook, Nokia e Qualcomm.

Share the knowledge: la conoscenza ci fa crescere, insieme.

Come viene spiegato nei video di Internet.org, la nostra è una società basata sulle risorse, dove viene comunemente definito il concetto di proprietà. Dove, se io ad esempio possiedo qualcosa, tu non puoi possedere la stessa identica cosa. Ma il modo in cui vediamo le risorse sta cambiando, infatti stiamo diventando una comunità basata sulla condivisione delle informazioni, il ché, tornando sul concetto di proprietà, significa che se conosco qualcosa, posso condividerlo, così che gli altri membri della propria comunità possano trarne beneficio.

1/3  della popolazione ha accesso a internet

Purtroppo questo funziona solo per un terzo della popolazione, quello dei paesi sviluppati, quello dove le aziende si sono concentrate di più. Internet.org ha l’obbiettivo di connettere il resto del mondo, così da avere una knowledge economy, ovvero un economia basata sulla conoscenza.

Come si può portare internet al resto del mondo?

Internet.org by Facebook

Internet.org esiste già da un po, ma recentemente, sta portando una copertura per gli abitanti della Zambia, comprendendo nel pacchetto gratuito offerto queste applicazioni:

  • AccuWeather
  • Airtel
  • eZeLibrari
  • Facebook
  • Factsforlife
  • GoogleSearch
  • Go Zambia Jobs
  • Kokoliko
  • MAMA
  • Messenger
  • Wikipedia
  • Wrap
  • Zambia uReport

Il pacchetto offre quindi accesso ad alcune a conoscenze complete come Wikipedia, connette gli abitanti al resto del mondo tramite Facebook, permette la ricerca tramite GoogleSearch, cerca di facilitare la ricerca di un posto di lavoro con Go Zambia Jobs e Kozoliko. Ma permette anche una conoscenza dei diritti delle donne e informazioni sulla salute materna per le madri economicamente povere, sull’igiene, sul parto, sulle malattie infantili, sulla crescita, protezione e cura del bambino, sui genitori, tramite Facts For Life, Mama e Wrapp; infine per informazioni sull’aids si potrà usare Zambia Ureport, ma ci sono anche altre app di certa utilità, anche per il meteo, per i messaggi, le conoscenze e le connessioni dati.


Internet.org non ha lavorato solo in Zambia, ma anche nelle Filippine, in Paraguay ed in Tanzania, espandendo l’offerta se la partnership avrà successo.

Project Loon by Google

La partnership di queste aziende non è la sola iniziativa per un mondo collegato, infatti Google sta lavorando al Project Moon. L’idea? Usare palloni, simili a mongolfiere,che tramite un loro network, trasmettono e rendono disponibile internet alle persone, in un area geograficamente abbastanza grande. Anche questa è un iniziativa molto difficile da realizzare, ma che porterà ad un mondo connesso.

Elon Musk

Un idea simile ce l’ha avuta quel pazzo furioso di Elon Musk. Approfondiamo meglio quindi i concetti. L’idea è sempre quella di portare la connessione ad internet  in ogni angolo della terra tramite centinaia, se non migliaia, di satelliti geostazionari, che verranno istanziati ad un altezza di circa 13000 km. Le basi terrestri comunicheranno via radio con questi satelliti, i quali comunicheranno tra di loro via laser: un meccanismo che promette di raggiungere velocità di connessione pazzesche.

connessi2 wadh5c

Tutto per un semplice principio, che tutti noi abbiamo imparato alle scuole medie: la luce, nel vuoto, si propaga ad una velocità di 300 mila km/s. Della serie: perchè complicarsi sempre la vita, quando basta applicare dei semplici principi !?

Se ci pensate, nella fibra ottica, la densità dei materiali rallenta il viaggio del segnale luminoso! Ma, sopratutto, la strada percorsa dal segnale potrebbe essere minore di quella che fa attualmente, il segnale stesso, nei cavi.

Ma ci sono 2 grandi problemi: creare una costellazione fitta di satelliti, considerando il viaggiare dei detriti nello spazio; e creare la rete, di stazioni radio, a terra, che comunichi con questi satelliti.

Problemi

Sono questi i principali problemi che hanno sempre fermato quest’ultima grande idea, che, appunto, nuova non è, come accennavo (in più persone ci hanno pensato). L’unica cosa al giorno d’oggi che c’è in più è la produzione dei razzi ad un costo minore, e, di conseguenza, “l’esplorazione dello spazio” è destinata a costare meno. Tutto ciò perchè si è raggiunto un livello discreto di produttività. Vedi SpaceX, sempre del pazzo Elon Musk.

connessi1 uyn03h

Quindi?

Per un mondo collegato a internet, le aziende però potrebbero essere interessate ad reale e concreto sviluppo tramite un ritorno finanziario, senza credere, realmente in quello che promuovono, ma bisogna ammettere che se questo porterà all’accessibilità di internet nel globo, noi ne daremo, e ne diamo il pieno appoggio.

Se vuoi avere più informazioni su Internet.org, clicca qui.

Se vuoi avere più informazioni su Project Loon, clicca qui.


Ti lascio con una domanda, a cui ti chiedo di dare risposta nei commenti qui sotto.

“Come sarebbe il mondo se PROPRIO tutti potessero connettersi?”

Segnala

Scritto da Massimiliano Formentin

Sono sempre stato un appassionato di tecnologia, il mio scopo con PcGenius è condividere questa mia curiosità con il mondo intero. Nella vita faccio anche altro: suono il pianoforte e mi occupo di web.