Si è concluso il Google I/O 2019: l’evento conferenza di Google, che ogni anno ci aggiorna sulle novità che vedremo nel prossimo futuro, grazie al contributo della casa di Mountain View. Quest’anno si è parlato di molto, ma l’effettivo arrivo sul mercato, di tutto quello che analizzeremo, avverrà con molta molta calma!
Link Utili:
Google I/O 2018 – Google Stadia – Sito Ufficiale Google I/O
Indice
La fotocamera per Google
La fotocamera, per Google, è il sensore del futuro. Sono rimasto davvero impressionato da quanto abbiano ragione. Da un immagine si possono ricavare un sacco di informazioni. Forse, la foto, è la fonte che contiene più informazioni in assoluto. Ma procediamo per gradi. Si è parlato dell’implementazione di immagini tridimensionali nella ricerca di Google. Facciamo un esempio: immaginate di dover acquistare un nuovo paio di scarpe, e di poterle visualizzare in 3D, e non in semplici foto 2D che possono ingannare su forma e dimensioni. Ora fate un altro passo (anche con i piedi): immaginate di poter sfruttare la realtà aumentata, con la fotocamera, per poter vedere, sullo schermo del telefono, quel paia di scarpe incollato ai vostri piedi! Potreste capire se vi calzano a pennello, o meno! Ma si potrebbe fare ancora di più! Sfruttando l’intelligenza artificiale, potremo misurare le dimensioni del nostro piede, e farci consigliare dall’applicativo quale numero di scarpa comprare! WOW! Certo, sto un po fantasticando. Google non ha aggiunto quest’ultima parte. Queste ultime parole le ho aggiunte io, ma per farvi ragionare su un semplice fatto: che senso ha inventare cose nuove, se non abbiamo ancora finito di sfruttare quelle vecchie !? L’avreste mai detto che con la parte software di una fotocamera si sarebbe potuti arrivare a questo !? Pensateci …
Il motore di tutto questo sarà Google Lens. Quest’ultimo verrà sfruttato anche per provare a riportare in auge le riviste cartacee. Come? Inquadrando le pagine di una rivista, potrete visualizzare delle animazioni sul vostro smartphone. Questa cosa non la trovo molto innovativa: è già presente in una bellissima rivista di nome Focus 🙂 se non avete mai letto un numero di questa rivista, dopo aver letto l’articolo, correte in edicola a recuperarne una copia! (EHI! Fermo li! Ho detto “dopo che avrai finito di leggere questo articolo!”)
Google Assistant e Intelligenza Artificiale
Continua l’evoluzione di Google Assistant, ma sappiamo che ci vorrà ancora molto tempo per vedere le sue vere potenzialità. Tra le nuove funzionalità che verranno aggiunte, c’è l’interfaccia Auto: che ci aiuterà durante la guida ad interagire con il nostro smatphone. La sicurezza alla guida è un tema che Google non ha mai dimenticato di trattare, ed è giusto che ci siano più alternative da poter utilizzare (es: esiste anche Android Auto) per garantire che la gente tenga le mani sul volante, e non sullo smartphone!!!
Tutto ciò è reso possibile grazie all’intelligenza artificiale. Infatti Google punta tantissimo sul migliorarla giorno dopo giorno, con l’aiuto di tutti i suoi utenti. Un esempio? La nascita della TCAV! Una particolare tecnica di estrapolazione delle informazioni, da immagini sopratutto, a basso livello. Mi spiego meglio: immaginiamo che questa tecnica ci permetta di analizzare agilmente, pixel per pixel, una fotografia, e tirare fuori, da questa foto, tutte le informazioni possibili ed immaginabili!
Posso anche spiegarvi, in poche parole, come Google raccoglie i dati per l’intelligenza artificiale. Immaginatevi un albero. Ecco. Ci siete. Alla radice (immaginate di avere un unica radice) c’è il server centrale di Google, che elabora tutti i dati. Mentre, le foglie sono i vostri smartphone, che inviano tutti i dati alla radice. Ora: lungo i rami immaginate che ci sia uno scoiattolo. Questo scoiattolo rappresenta ulteriori “cervelli” che Google usa per elaborare le informazioni, prima che arrivino al server centrale. Altrimenti il server centrale, poverino, dovrebbe fare troppi calcoli ed impazzirebbe! Ecco perchè si parla di distinzione tra alto e basso livello. L’alto livello sono gli utenti, mentre il basso livello sono quelli che costruiscono tutto il sistema che gli utenti usano 🙂
Se volete approfondire vi lascio a una lettura della pubblicazione ufficiale di Google. La lettura può risultare difficile per i non addetti ai lavori, ma sicuramente è molto interessante. CLICCA QUI.
Google pensa a TUTTI
Una parte della conferenza è stata dedicata ai servizi che Google sta sviluppando per le persona con forme di disabilità. Già. Finalmente qualcuno si ricorda che al mondo non siamo tutti fortunati. Si è parlato quindi di Project Euphonia, Live Transcribe (per chi ha difficoltà nel muovere la bocca per parlare, Google Assistant si ripromette di cercare di capire anche queste persone), Live Caption, e Live Relay. Tutti servizi che non sono ancora stati svelati nel dettaglio, perchè non funzionano ancora alla perfezione, purtroppo. Ma mi piace che Google abbia lanciato questo messaggio. A volte non tutto il lavoro che c’è dietro a qualcosa si vede 🙂
D’altronde, l’alto livello nasconde sempre il basso livello
Sto sempre diventando più bravo con le frasi filosofiche, vero?
Android Q
E gli animi si scaldano subito! Finalmente si parla di Android Q! La nuova versione ufficiale di Android, che arriva alla numero 10! Non sarà una versione che porterà rivoluzioni, ma sarà un perfezionamento di quello che già esiste. In particolare, si andrà ad integrare sempre meglio, tra le varie app, Google Assistant, con nuove API che verranno rese disponibili a tutti gli sviluppatori! Interessanti sono le notifiche smart. Mi spiego sempre con un esempio pratico, per essere capito velocemente: immaginate che vi arrivi un messaggio su WhatsApp con il link ad una posizione di Google Maps. Interagendo con la notifica (direttamente dalla barra delle notifiche) potrete aprire direttamente Google Maps, senza dover passare per WhatsApp e visualizzare il messaggio! Bellissima idea!
Android 10 sarà anche la versione dedicata ai Foldables, ovvero i dispositivi pieghevoli. Abbiamo capito che questi debutteranno sul mercato più in la nel tempo, ma perchè “in la nel tempo” funzionino, ci vuole un sistema operativo adatto! Infatti grazie ad Android Q ci saranno impostazioni avanzate, e dedicate a questa categoria di dispositivi, per quanto riguarda il multitasking, e l’uso di più applicazioni in contemporanea.
Sono state annunciate anche la nuova Dark Mode nativa di Android, e delle nuove funzionalità per quanto riguarda il Digital Wellbeing. La discussione si è chiusa con il solito pippone sulla questione della privacy, che però meriterebbe di essere approfondita in articolo apposito, se ce lo consigliate!
Google Pixel 3A, 3A XL, e Nest Home
Annunciati i nuovi Google Pixel 3A e Pixel 3A XL! Questa volta Google ha provato a mettere sul mercato un best buy! Dimenticate infatti i carissimi prezzi dei precedenti Google Pixel, perchè si torna ai tempi dei vecchi Nexus! I più giovani tra di voi, non sanno che Nexus era il nome dei device prodotti direttamente da Google, e che nessuno batteva per il rapporto qualità prezzo. Avevano solo una pecca: erano molto difficili da reperire sul mercato (fatta eccezione, a dir la verità, per l’annata di Nexus 5 e Nexus 7 tablet che furono venduti anche nei negozi fisici). Detto in soldoni: si parte da SOLI 399 DOLLARI! Staremo quindi a vedere cosa dicono le prime recensioni, e speriamo di poterlo provare anche noi per voi! Google, se ci stai leggendo facci un fischio!
Per ora posso fare solo un commento “a caldo”: il design è sempre quello, che piaccia o meno. A me, personalmente, non fa impazzire. Ma per fortuna c’è ancora il jack audio! Quando, durante la conferenza, hanno specificato questo dettaglio, sono saltati tutti in piedi! Spero che le altre varie aziende abbiano visto quel momento… Google vuole mettersi in mostra: vuol fare vedere che per fare un buon telefono non servono milioni di giga di RAM, mille mega-pixel, ecc. ma serve il SOFTWARE! La parola magica è: software! E, confermo, che hanno ragione. Già dai tempi di Pixel 2 abbiamo visto che la fotocamera poteva fare autentici miracoli, anche con un numero di mega-pixel ad una sola cifra decimale!
Segnalo anche la presentazione del nuovo Nest Home: un tablet gigante, da tenere in casa, per gestire la domotica, fare videochiamate, consultare ricette quando si è in cucina. Insomma, un dispositivo che, nell’epoca in cui viviamo, non trovo ancora molto utile! Ma non nego che potrebbe esserlo in futuro!
Ancora intelligenza artificiale e conclusioni
Ancora intelligenza artificiale a chiusura dell’evento. Si parla di cancro: in particolare di come addestrare l’intelligenza artificiale a riconoscere il cancro nello stato iniziale. Già, perchè, ci spiega la dottoressa che è salita sul palco, a volte dalle radiografie non si riesce a distinguere un cancro nella sua forma iniziale, ma lo si vede soltanto quando ormai è troppo tardi: nello stato avanzato. Ma grazie ad appositi algoritmi, i dettagli che potrebbero sfuggire all’occhio umano del miglior dottore al mondo, saranno subito evidenti!
Grazie all’accoppiata Google Maps + intelligenza artificiale, con mappe ad alta risoluzione, si potraà monitorare il territorio con più facilità. Fare simulazioni sul verificarsi di certe catastrofi ambientali. Monitore le catastrofi quando si verificano, e quindi preparare i soccorsi in tempo. Tante belle novità che vedremo applicate sempre più spesso, si spera 🙂
Finalmente 2 ore di conferenza in cui si è parlato di tutto e di più! 2 ore nelle quali non ci si è annoiati per un secondo! Google difficilmente delude quando prepara questi eventi!
Grande assente GOOGLE STADIA! Come mai? Lo scopriremo solo vivendo 🙂
Fonte: Google Press Blog