surface a3wmtt
in

Una settimana con Surface Pro

Dopo il chilometrico articolo di Massimiliano, eccomi qua, anch’io, ad occuparmi della controparte Windows. La mia scelta è ricaduta sul Surface Pro 2017, che monta un Intel Core i5. In un primo momento ho deciso di risparmiare, acquistando il modello da soli 4gb di RAM, ma poi, approfittando di un offerta, ho fatto l’uprgrade a quello con 8gb di RAM. Questo per il semplice fatto che Windows 10 richiede non poca RAM, e a volte il computer si inchiodava a causa dei troppi applicativi aperti. Problema che su quello da 8gb non ho mai riscontrato. Il tutto è accompagnato da un unità SSD da 128 gb.

Giorno 1: Il corriere non arrivava più, e non riuscivo a studiare…

“Già! Maledetto! Perchè sei arrivato alle 17 di pomeriggio!? Di solito arrivi alle 14 puntiali !?” Vabbè… Ma in queste occasioni, non so voi, ma è difficile concentrasi a fare altro: vuoi solo avere ciò per cui hai venduto un rene pochi giorni prima! Dopo aver unboxato pc e penna (perchè la penna va comprata a parte), mi sono dedicato ad una rapida configurazione: giusto per verificare che il tutto funzionasse. Poi, a malincuore, sono dovuto tornare sui libri, perchè…

Giorno 2: ESAME!

… avevo l’esame proprio il giorno dopo! Per fortuna, ho avuto a disposizione poi l’intera serata, per configurarlo a dovere. Nel frattempo che attendevo l’installazione di tutti i programmi in coda, mi sono messo a testare il funzionamento della penna, buttando giù “su carta” (in verità dovrei dire “su display”) qualche idea per i miei progetti futuri, e qualche mio pensiero notturno. L’ho trovata davvero molto reattiva, e fluida. Per prendere appunti è il top, ma, personalmente, amo scrivere su carta. “E allora perchè hai comprato un Surface?” voi direte. La risposta è semplice: non ho trovato alternative migliori, come rapporto qualità-prezzo, sul mercato, con questa versatilità. Se il vostro desiderio principale sono portabilità e prontezza d’uso, il Surface Pro è il dispositivo che fa per voi. Se siete, come me, studenti universitari, non c’è altro PC così compatto e pratico, con Windows a bordo, migliore. 

Giorno 3: Prime osservazioni…

La qualità costruttiva è davvero eccezionale. “L’aletta posteriore”, che vi permetterà di posizionare come più vi piace il vostro pc, ha delle cerniere molto solide e resistenti. La tastiera potrà sembrarvi un po “cheap”, ma vi assicuro che dopo le prime ore di digitazione, e “prese le misure” con i tasti, sarà un piacere scrivere (ovviamente questo articolo l’ho scritto interamente con quella tastiera). Il tessuto in alcantara che la ricopre è una meraviglia: sarà bellissimo vedere nel tempo i segni di usura dovuti al nostro personale utilizzo. Caratteristica che renderà “nostro” a tutti gli effetti il prodotto. Inoltre, essa, trasmette una sensazione al tatto davvero rilassante, che si può apprezzare nelle lunghe sessioni di scrittura. Anche il touchpad non è male: presenta le classiche gesture di Windows. Nulla di nuovo, ma fa il suo lavoro in modo ottimo. Una volta abituatisi anche a questo, non sentirete più il bisogno di usare il mouse. 

Le casse integrate non suonano proprio male: certo, quando si parla di speaker di dimensioni molto ridotte, i bassi peccano sempre, ma il volume è davvero molto elevato. Ma il DAC audio è pronto a garantirvi, se avete un buon paio di cuffie, un’ottima immersività.

Giorno 4: Pazienza e display

Accendendo il PC vedo: “Aggiornamento di sistema, riavviare”. Per chi vive nel mondo Windows sa che in questi momenti bisogna avere paura e pazienza. Sopratutto pazienza. Quindi, dopo tanta pazienza (troppa pazienza), ed aver completato l’aggiornamento, mi sono dedicato a guardare qualche serie tv. Che dire: la comodità è pazzesca. Staccando la tastiera si può godere solo di un display che, non è a livello TOP di un Super Amoled Samsung, si difende bene. Neri abbastanza profondi, e bianchi ben calibrati. La luminosità è ottima. Il display si vede bene anche all’aria aperta, sotto la luce del sole, senza avere troppi riflessi. 

Giorno 5: Al lavoro Michele!

Già. Purtroppo chi vive nel mondo dell’università, sa che si si può concedere ben poco riposo. Ecco quindi un altra intera giornata dedicata allo studio in sua compagnia: un’occasione per testare a fondo la durata della batteria. Essa mi ha più che soddisfatto. Il consumo è molto ridotto con un utilizzo blando, come nel caso della lettura di file PDF, ma non appena si inizia ad aprire qualche applicazione in più del solito si inizia a vedere il calo della batteria. Tutto normale: volevo solo dire che non fa miracoli con l’autonomia! Essa è assolutamente nella media. 

Consiglio vivamente l’acquisto di un HUB USB qualsiasi, che permetta di connettervi ad internet con una porta LAN, e avere almeno un paio di entrate USB in più, che non fanno mai male 🙂

Un altra cosa che ho fatto, è stata configurare il bakcup sul cloud. Che voi vogliate sfruttare OneDrive, o il più comodo Google Drive, non fa differenza. L’importante è mettere al sicuro i vostri dati, specialmente se si parla di dispositivi che sono sempre con voi. L’imprevisto è sempre dietro l’angolo, e non si sa mai che l’SSD giochi brutti scherzi!

Giorno 6: Massimiliano mi ha costretto!

… a mettervi i punteggi di GeekBench. Non sono un fan dei test dettati da numeri. Preferisco avere un opinione di una persona. Forse perché noi informatici siamo sottoposti a una mole spropositata di matematica, e abbiamo bisogno di variare. Comunque eccoli:

Con Alimentatore

     OPENCL Score: 23691

     Sigle Core Score: 4045

     Multi Core Score: 7690

A Batteria

     OPENCL Score: 23063

     Sigle Core Score: 3865

     Multi Core Score: 7381

Tenete conto però, nel confronto con la concorrenza, che stiamo pur sempre parlando di un pc particolare, ed unico nel suo genere, che deve funzionare tramite dissipazione del calore passiva, e che che monta un hardware “non troppo spinto”. Se cercate prestazioni allo stato puro, non comprerete mai una macchina come questa. Il mercato offre molte altre alternative: ognuno sceglie secondo le proprie esigenze. Ma se dovete avere una macchina dotata di pura potenza, e poco portatile… Allora meglio andare su un PC fisso! A mio avviso, un dispositivo portatile è un qualcosa a cui appoggiarsi: i mostri di potenza si ottengono in altri modi!

Giorno 7: THE END

Cito “Anche Dio il settimo giorno si riposò”. Non mi perdo in chiacchiere e vado dritto alle conclusioni.

Riflessioni:

Come stavo dicendo, non è un mostro di potenza. Ma una potenza simile, con una portatilità estrema, come quella di un Surface, difficilmente la potete trovare. Questo pc lo consiglio a tutti gli universitari, e a chi ha lavora molto in mobilità, nei peggiori luoghi che si possano immaginare. Non pensate di prenderlo per giocare: certo, qualche gioco leggero, per trascorrere il tempo tra una lezione e l’altra, gira senza problemi. Per fare un esempio: ho sempre giocato ad Hearthstone senza problemi. Una custodia protettiva è il minimo da procurarsi, visto che lo porterete sempre nello zaino, anche quando non vi servirà, talmente comodo che è!

Se avete domande di qualsiasi genere, vi aspetto giù nei commenti, o su tutti i nostri social! Se questa mini-serie di articoli vi è piaciuta, fatecelo sapere e ve ne porteremo altri! Alla prossima 🙂

Segnala

Scritto da Michele Falcomer

"Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere". Con questa citazione di Enzo Ferrari, vivo la passione per la tecnologia, i videogiochi e il mondo dello sport, sapendo che si vive una volta sola!