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Roaming: tutto quello che c’è da sapere [aggiornato al 2021]

Vai all’estero? Attivati un abbonamento, altrimenti pagherai un patrimonio solo per navigare e sentire i tuoi familiari. Te lo sei sentito dire spesso? Questo perchè il tuo telefono va in roaming, ecco la guida definitiva alla sua comprensione, al suo futuro e ai costi attuali.

Cos’è il roaming?

Quando compare una “R” vicino al simbolo della connessione dati significa che siamo in Roaming. Questo succede quando il telefono si aggancia ad una antenna telefonica estera, di per sé non è un male, al contrario, significa che potremo continuare a ricevere o effettuare chiamate ed sms e ad utilizzare internet. Dovremo però stare attenti a quanto consumeremo mentre persisterà lo stato del telefono in Roaming perché non verrà applicata, salvo alcune eccezioni, la stessa tariffa che abbiamo sottoscritto in Italia.

Si sintetizza quanto appena detto dicendo che il Roaming è un insieme di burocrazia e tecnicismi che permettono al telefono di funzionare anche all’estero. A seconda delle condizioni commerciali si può verificare un sovrapprezzo o una limitazione al bundle chiamate / sms / dati che abbiamo sottoscritto nel paese dell’operatore telefonico (probabilmente l’Italia).

Quando lo pago?

Il costo del sovrapprezzo, qualora previsto, dipende dalla nazione in cui ci connettiamo. In Europa la legislazione comunitaria ha previsto una serie di limitazioni al costo all’ingrosso tra operatori locali permettendo agli utenti di avere un minimo di minuti, sms e gigabyte inclusi nel piano locale e riducendo sensibilmente il costo aggiuntivo qualora le soglie contrattate vengano superate.

In Europa negli anni queste regole si sono fatte sempre più stringenti. Per tutto il 2021 è previsto il rispetto della soglie originali per sms e chiamate mentre i gigabyte verranno resi disponibili almeno per la formula “Costo Offerta (iva esclusa) : 3.50 (costo per Gb all’estero) * 2″, ciò significa un’offerta da 40€ (iva esclusa) verranno resi disponibili almeno 26.6 GB di dati. L’operatore può aumentare la soglia ma non ridurla sotto quel valore.

Per tutto il 2021 l’operatore, se superate le soglie previste, potrà applicare un prezzo iva esclusa di 3.2 centesimi al minuto per chiamata effettuata, 1 centesimo per sms inviato e 3 euro per gb di dati. É prevista una politica di utilizzo corretto che spiegheremo meglio più avanti.

Nel resto del mondo invece non ci sono accordi tra Italia, Europa e Paesi Terzi, ciò significa che ogni operatore fa un po’ come gli pare. Solitamente il globo viene diviso in zone a cui corrisponde un prezzo per minuto di chiamata (sia in ingresso che in uscita), per sms (inviato e ricevuto) e gigabyte di traffico.

La suddivisione del roaming

Quindi, una qualsiasi chiamata, sms, mms o connessioni dati, verrà tariffata extrasoglie (ad esclusione di particolari offerte, che ne prevedono l’uso), e quindi costerà di più al portafoglio dell’utente.

La tariffazione del roaming non nazionale viene normalmente suddiviso in:

  • Chiamate in entrata ed uscita
  • Messaggi in entrata ed uscita
  • Traffico Internet

La differenza con la tariffazione nazionale è quindi la suddivisione delle chiamate e dei messaggi in entrata ed in uscita, in fatti uno dei problemi che alcuni utenti possono sottovalutare è quello del costo in entrata del servizio, durante una permanenza all’estero, credendo che sia chi chiama a pagare per intero il servizio, l’utente si ritrova con il credito residuo pari a zero, nel caso di ricaricabile o con una bella stangata sul conto in caso di abbonamento.

Ce ne solo uno di roaming?

No, il roaming è catalogabile e suddivisibile a seconda della condizione di utilizzo, sempre da Wikipedia, troviamo questa definizione:

  • Per “roaming originato” si riferisce alle chiamate fatte da un utente nella rete non di contratto, per esempio all’estero. Questo roaming originato viene di solito caricato di spese per l’altro operatore, maggiorando il costo.
  • Il “roaming in entrata” indica le chiamate ricevute quando si è all’interno di una rete diversa dal proprio operatore, per esempio stando all’estero. In questo caso (diversamente da quando ci si trova con il proprio operatore nella sua rete nel proprio paese d’origine) l’utente paga una parte della comunicazione e precisamente quella tratta dal suo operatore all’operatore estero nel paese dove si trova.
  • Il “roaming involontario” si verifica quando un telefonino è vicino al confine della nazione di appartenenza agganciandosi ai ripetitori della nazione vicina, così che le chiamate partono da quella nazione.

 É disattivabile?

Certo che si, il roaming è una funzionalità che l’utente di ogni cellulare può disabilitare, e per farlo puoi:

  • Impostare il Gestore Telefonico su Manuale: facendo in modo che all’estero non ci sia campo, e che in nazione il cellulare non si agganci a reti di altri opertatori
  • Disabilitando la funzione nelle impostazioni dei dati cellulare: così anche se rischi di connetterti ad altre reti, il pericolo sussiste solo in caso di chiamate o messaggi tradizionali e non per il traffico internet, che di fatto smetterà di funzionare.

Il roaming e l’Europa

Finalmente la fine del Roaming in Europa è arrivata, dal 15 Maggio 2017 infatti l’utente finale non dovrà più sostenere costi aggiuntivi per i servizi sostenuti nei territori nazionali dell’unione europea e del mercato unico europeo. Ad Ottobre 2021 sono state annunciate delle modifiche agli accordi che prevedono l’estensione del Roam Like At Home fino al 2032 con l’introduzione di alcune novità.

Troppo bello per essere vero? No, però bisogna fare comunque un po’ di attenzione, infatti non potremo fare i furbi e comprare un sim estera e usarla esclusivamente in Italia, come non potremo usare un sim italiana per un lungo periodo all’estero: in questi casi si applica la clausola di uso corretto e responsabile, si pagherà al massimo 3 euro per gigabyte, mentre per sms e chiamate non ci dovrebbe essere alcun tipo di problema.

Attenzione anche alle offerte “troppo” vantaggiose come le promozioni gratuite che offrono traffico dati, esse infatti potrebbero essere applicate solo in parte nel periodo di roaming, la formula da applicare in questo caso è questa: “Costo Offerta (iva esclusa) : 3.00 (costo per Gb all’estero) * 2”

I casi poi sono due:

  • I giga calcolati sono superiori al prezzo dell’offerta = puoi usare del tutto la promozione
  • I giga calcolati sono inferiori al prezzo dell’offerta = puoi usare solo i giga calcolati pagando in caso di surplus una differenza che al massimo sarà di 7.7 euro per gb.

Nel 2022 partirà la prossima rimodulazione che ridurrà il costo da 3 a 2.5 euro per Gigabyte. Nel 2017 partimmo da ben 7.7 euro a gigabyte e prima il bundle non era proprio considerato nei paesi membri, obbligando il cliente ad aderire ad offerte create per l’occasione.

L’Eurotariffa o Roaming Europeo come a casa (Roam Like at Home), vale nelle seguenti nazioni:

  • Austria
  • Azzorre
  • Belgio
  • Bulgaria
  • Cipro
  • Croazia
  • Danimarca
  • Diego Garcia
  • Estonia
  • Finlandia
  • Francia
  • Germania
  • Gibilterra
  • Grecia
  • Guadalupa
  • Guernsey
  • Guyana francese
  • Irlanda
  • Islanda
  • Isola di Man
  • Isole Ahland
  • Isole Canarie
  • Isole Far Oer
  • Jersey
  • Lettonia
  • Liechtenstein
  • Lituania
  • Lussemburgo
  • Madeira
  • Malta
  • Martinica
  • Mayotte
  • Norvegia
  • Paesi Bassi
  • Polonia
  • Portogallo
  • Regno Unito (non sono previsti accordi a seguito della Brexit, ogni operatore applica la sua politica di Roaming in Inghilterra, alcuni considerano la nazione ancora in Roaming Europeo)
  • Repubblica Ceca
  • Repubblica Slovacca
  • Reunione
  • Romania
  • Slovenia
  • Spagna
  • Svezia

Se vuoi navigare per esempio in America, in Svizzera o altrove dovrai controllare le tariffe applicate dal tuo operatore telefonico.

Non male vero? Ecco invece cosa cambierà nei prossimi anni!

Roaming in Europa dal 2022 al 2032

Il Parlamento Europeo prima e la Commissione Europea poi hanno approvato la proroga del regolamento Roaming che viene comunemente chiamato “Roaming Like at Home” che ora perdurerà fino al 2032.

La notizia del raggiunto accordo è stata recepita e commentata positivamente sia da Thierry Breton che da Margrethe Bestager. Entrambi hanno affermato che la riduzione dei prezzi all’ingrosso e l’abbattimento delle frontiere digitali causate dal roaming permetteranno di migliorare l’esperienza d’uso degli utenti sia in relazione al costo del servizio sia in termini di resa di qualità.

Dal 2017 abbiamo beneficiato dell’abolizione delle tariffe di roaming. Oggi abbiamo assicurato il mantenimento di questi vantaggi per altri 10 anni, così da poter rimanere connessi ed effettuare chiamate, inviare messaggi e navigare in internet senza costi aggiuntivi quando viaggiamo nell’UE. Allo stesso tempo, con questo nuovo regolamento miglioriamo anche la qualità dell’esperienza di roaming.

Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale

Trascorrere vacanze in Grecia, Austria o Bulgaria. Incontrare clienti o fornitori in Italia o in Estonia… Viaggiare all’estero senza doversi preoccupare delle bollette telefoniche rappresenta un elemento tangibile dell’esperienza del mercato unico dell’UE. Oggi non ci limitiamo a garantire il proseguimento di questa esperienza, ma la miglioriamo ulteriormente in termini di qualità, servizi e maggiore trasparenza

Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno

Oltre ad altre graduali riduzioni delle extra-tariffe sono previste altre novità come l’utilizzo gratuito dei servizi d’emergenza e la garanzia di pari condizioni di accesso alla rete (l’utente potrà viaggiare alla stessa velocità della propria rete nazionale), rimarranno invece le norme sul fair use.

Per i servizi di dati, il nuovo regolamento fissa i seguenti massimali all’ingrosso:

  • 2€/gb nel 2022
  • 1.8€/gb nel 2023
  • 1.55€/gb nel 2024
  • 1.3€/gb nel 2025
  • 1.1€/gb nel 2026
  • 1€/gb dal 2027 in poi

Per le chiamate vocali:

  • 0,022 €/min nel 2022-2024
  • 0,019 €/min dal 2025 in poi.

Per gli SMS:

  • 0,004 €/SMS nel 2022-2024
  • 0,003 €/SMS dal 2025 in poi.

Tutto questo fino al 2032 nella speranza di riuscire, nel tempo, a raggiungere accordi che possano siglare una definitiva unione tariffaria all’interno dell’Unione Europea. Chissà, magari nei prossimi decenni potrebbero nascere degli operatori europei che operano in tutti i paesi membri così da avere delle tariffe valide ovunque senza roaming di sorta.


Fonte: Press Corner Commissione Europea

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Scritto da Massimiliano Formentin

Sono sempre stato un appassionato di tecnologia, il mio scopo con PcGenius è condividere questa mia curiosità con il mondo intero. Nella vita faccio anche altro: suono il pianoforte e mi occupo di web.