Nella giornata di ieri si è aggiunto un altro smartphone alla fascia medio-alta. Stiamo parlando del Pocofone F2 Pro: presentato con un evento in diretta su Facebook.
Dopo il primo modello, che l’anno scorso ottenne un grosso successo. Successo ottenuto grazie a un’eccellente campagna di marketing, che aveva creato un grosso hype attorno a quel dispositivo. Nella giornata di ieri, Poco, brand controllato da Xiaomi, ci ha mostrato il secondo modello che verrà commercializzato, anche in Italia, ad un prezzo super interessante!
Caratteristiche tecniche Pocofone F2 Pro
- Display: 6.67 pollici, HDR10+, Full-HD+
- Processore: Qualconmm Snapdragon 865
- Memoria RAM: 6GB / 8GB LPDDR5
- Memoria interna: 128GB / 256GB UFS 3.1
- Batteria: 4700 mAh, con ricarica rapida a 30W
- Fotocamera Posteriore:
- Sensore principale da 64 megapixel, apertura f 1/1.7″, con stabilizzazione ottica
- Sensore ultra grandangolare 123° da 13 megapixel, apertura f 1/1.8″
- Sensore da 5 megapixel per le fotografie macro, apertura f 1/2.2″
- Sensore da 2 megapixel per la profondità di campo, apertura f 1/2.4″
- Fotocamera Anteriore: 20 megapixel, apertura f 1/1.8″
- Colorazioni: Neon Blue, Elecrtic Purple, Cyber Grey, Phantom White
- Prezzi:
- 499€ per la variante 6GB RAM /128GB ROM
- 599€ per la variante 8GB RAM/256GB ROM
Uno smartphone davvero interessante, sopratutto considerando il prezzo, nonostante abbia a bordo il famoso Snapdragon 865.
Cos’è la LiquidCool Technology 2.0
Pocofone F2 Pro possiede un sistema di dissipazione del calore a camere di vapore, e diversi strati di grafite e grafene. Un sistema molto complesso che garantisce allo Snapdragon 865 di funzionare a basse temperature, ed evitare che nel tempo venga danneggiato causando un calo delle prestazioni.
Dico “sistema molto complesso” perché per spiegarlo ci vorrebbero pagine e pagine di articolo. Sappiate però che il principio di funzionamento è il seguente:
- Immaginatevi che, al di sopra del processore, ci siano dei tubi (molto sottili), riempiti con del liquido refrigerante.
- Questo liquido, evapora, a causa del calore prodotto dal processore.
- Il vapore si sposta in una zona più fredda del tubo, dove condensa, e diventa nuovamente liquido.
- A questo punto il liquido tornerà a circolare al di sopra del processore, e il ciclo si ripete.
Ecco: questo ciclo, che permette di dissipare il calore. Funziona tutto in modo passivo, non ci sono parti meccaniche che si muovono. Quelle che vengono sfruttate sono le proprietà di conduzione dei materiali impiegati 🙂