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La Apple dei servizi è qui: ecco tutte le novità

Dopo un primo trimestre finanziario sotto i toni, era nell’aria che in Apple tirasse aria di innovazione. Con l’evento del 25 Marzo l’azienda ha voluto puntare tutto sui servizi diversificando così le sue fonti di guadagno.

Link Utili:
Apple News+Apple Tv+Apple Tv ChannelsApple ArcadeApple CardApple PressRoom (USA)Apple PressRoom (ITA)

Apple News+

Il primo servizio di cui ti andrò a parlare è Apple News+, un abbonamento che detta in parole povere ci permetterà di mandare in pensione il concetto attuale di edicola. All’interno dell’applicazione news avremo infatti a disposizione moltissime riviste internazionali tra cui Fortune, New Yorker, Rolling Stones, Essence, Gq, Wired, Wall Street Journal, theSkimm, LA Times e Vulture.

Come a molti di voi, anche a me piace andare in edicola e trovare così tanti magazine che parlano di così tante cose diverse, ma possiamo prenderne solo uno o due. Ma cosa succederebbe se potessimo averli tutti? Beh, è quello che facciamo oggi: portiamo le riviste su Apple News

Tim Cook

La notizia non è il solo arrivo della riviste su Apple News Plus ma la metodica con la quale l’utente poi potrà interagire con i contenuti. La copertina del National Geographic per esempio sarà una sorta di mini video che una volta cliccato ci farà immergere completamente all’interno della rivista, permettendoci di sfogliare il magazine a nostro piacimento.

La disponibilità sull’ecosistema Apple è garantita: News Plus funziona infatti su iPad, iPhone, iPod e Mac. Praticamente – per il settore mobile – dovrebbe bastare un dispositivo capace di supportare almeno iOS 9.

Altra novità importante riguarda la privacy degli utenti che da sempre Apple porta nel cuore: non ci saranno cookies di advertising (profilazione) all’interno dell’app e la pubblicità rimarrà fuori così come la cronologia degli articoli letti.

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Il servizio arriverà nell’estate 2019 ad un costo pari a 10$ al mese in USA e Canada per atterrare entro fine anno in Australia nel vecchio continente, per la precisione in Gran Bretagna. Con l’andare del tempo poi il servizio dovrebbe espandersi in tutta Europa.

L’abbonamento sarà condivisibile senza costi aggiuntivi a tutti i membri della famiglia (6 persone che condividono un unico metodo di pagamento), questa caratteristica rende Apple News Plus una vera chicca. Abbonarsi a tutte le riviste verrebbe a costare, per una singola persona ben più di 8000$ all’anno.

Apple TV+

L’atteso servizio in streaming made in Cupertino prenderà il nome di Apple TV+ / TV Plus ed arriverà nelle case degli Italiani in autunno (e quindi con iOS 13) ad un costo che purtroppo è ancora ignoto.

L’anti-netflix di Apple andrà a concorrere anche con altri big player del settore come Sky, Prime Video e Tim Vision, partendo però con il botto grazie a moltissime star internazionali che hanno presenziato al Keynote dello Steve Jobs Theatre del 25 Marzo. Tra i molti nomi troviamo quello di Oprah Winfrey, Steven Spielberg, Jennifer Aniston, Reese Witherspoon, Octavia Spencer, JJ Abrams, Jason Mamoa, M. Night Shymalan e Jon M. Chu.

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TV Plus conterrà non solo film ma anche serie tv e documentari, tutti originali e non. Il catalogo, con il tempo, dovrebbe arricchirsi con molti altri titoli… staremo a vedere.

Come per Apple News Plus anche TV Plus sarà condivisibile con i membri della famiglia Apple (“In Famiglia” – 6 membri) su tutti i dispositivi dell’ecosistema e non solo: la compatibilità arriva anche con le Smart TV di LG, Samsung Sony e per i dispositivi Roku / Amazon Fire Stick.

Apple TV Channel

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Apple TV Channel è un servizio che si aggiunge ad Apple TV Plus, permette la visione on-demand di canali satellitari e non, pagando solo ed esclusivamente quello che ci interessa guardare. Ad essere integrate nell’app disponibile per Apple TV, iPhone, iPad, iPod, Mac e sistemi terzi come Smart Stickers, Smart TV e Top Box saranno le trasmissioni di Hulu, Amazon Prime ed ovviamente tutto il catalogo Apple.

Per oltre un decennio abbiamo offerto esperienze incredibili con la televisione. La Tv è culturale, la condividiamo con le persone che amiamo. […] Cominciamo con quello che guardate: i film sia nuovi che in catalogo, comprese le librerie personali. Poi ci sono le TV via cavo e stelline, tra Direct TV, Spectrum, Optium, Hulu, PlayStation Vue. […] Questo è il il modo in cui la TV dovrebbe funzionare […] ed oggi è così

Tim Cook

Non grandi novità ma alcune caratteristiche simpatiche come la funzione “Up Next” che ci permette di riprendere da dove abbiamo lasciato e le zone Sport e Bambini per avere “tutto il meglio” della televisione in un unico posto.

Come Apple TV+, anche Apple TV Channel dovrebbe arrivare in Italia nel 2019. I prezzi sono tutt’ora ignoti.

Apple Arcade

Apple Arcade è un abbonamento per melafonini e dispositivi dell’ecosistema disponibile nella formula “All You Can Play” anche in Italia da Autunno 2019, il prezzo come altri servizi presentati in questo Keynote rimane un mistero.

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Quindi, riassumendo: nell’App Store troveremo una nuova sezione chiamata arcade alla quale potremo accedere, previa abbonamento, senza restrizioni ne limiti. Ad essere limitati, anzi esclusi, saranno i servizi in-app, permettendoci di godere a pieno delle applicazioni che scarichiamo.

Apple Card

Con la stretta collaborazione di Goldman Sachs, Apple presenta Apple Card. Si tratta di una bellissima quanto riservata carta di credito da associare all’iPhone ed al sistema Apple Pay con la quale nasce una simbiosi pressoché naturale.

Disclaimer: una carta di credito differisce dalle normali carte di debito / prepagate alle quali siamo usati qui in Italia per la gestione del saldo. Le carte di credito possono mandarci sotto zero, l’estratto conto arriva solitamente il mese successivo a quello di pagamento e sarà la banca ad anticipare tutto per noi. Le carte prepagate / debito invece dipendono dal nostro conto corrente e, se non dovessimo avere soldi a disposizione, la transazione semplicemente non andrà a buon fine. Solitamente, con le carte di debito non si può andare in rosso, con le carte prepagate l’opzione è completamente preclusa.

La volontà di Apple è quella di creare un servizio finanziario sano che permetta all’utente di capire come, dove e quando spende i propri soldi.

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Per migliorare il settore si è deciso di togliere le commissioni, di dare una sforbiciata ai tassi di interesse (per rimborsare la banca – vedi disclaimer), di fornire un cashback variabile a seconda degli acquisti fatti e di garantire una maggiore privacy anche eliminando le informazioni non essenziali dalla carta fisica (ci sarà infatti solamente il nostro nome, niente cvv, scadenza e numero identificativo).

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Il Cashback è una funzionalità poco usata ma già presente nel mercato finanziario, non per questo da sottovalutare.

Ad ogni acquisto fatto con Apple Pay ci verrà rimborsato il 2% dell’importo, per qualsiasi acquisto e rinnovo interno ad Apple invece il rimborso sarà del 3%. I soldi ci verranno tornati sotto forma di carta prepagata Apple Cash da usare separatamente su Apple Pay come se fosse una carta reale.

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Ultimo ma fondamentale punto: il supporto sarà disponibile h24 su iMessage e il rimborso alla banca sarà effettuabile in forma variabile.

Apple Card, in conclusione, si farà da iPhone – gratis – in meno di cinque minuti. Per ora il servizio sarà un esclusiva USA ma in futuro potrebbe presto apparire in Europa. A limitare l’ingresso nel vecchio continente di Apple Card sono le legge finanziare, diverse e probabilmente molto più restrittive. Inoltre, da quello che si apprende in rete, per fornire un servizio del genere in Europa, Apple dovrebbe trovare partner finanziari che abbiano sede in uno dei paese membri della comunità europea.

Conclusioni e Pareri

Sinceramente non mi aspettavo molto da questo evento di Apple. Più che altro, come da tempo ormai del resto, già tutto si sapeva. Quello che non sappiamo non lo sanno nemmeno loro: i prezzi di Apple TV+, TvChannel ed Arcade.

Un po’ deluso forse, a sorprendermi è stata solo la presentazione di Apple Card, l’idea di avere una carta fisica senza dati essenziali e a costo zero potrebbe essere molto valida. Buoni anche i servizi TvChannel ed Arcade. Delussissimo da TV+ (che poteva ipoteticamente collaborare non con Prime Video ma con Disney+) e da News+ che continua a non essere disponibile in Italia e, che vista la nuova direttiva sul copyright probabilmente potrebbe proprio non arrivare mai in Europa e non nella sola Italia.

Concludo riflettendo sul passaggio prodotti servizi. Puntare su più settori e diversificare potrebbe essere il salvagente di Apple che potrebbe rimpinguare di molto le proprie casse. Se il guadagno dovesse essere buono, non sia mai che in un futuro non troppo prossimo magari si decida di abbassare i prezzi dei Device rendili più consumer-friendly.

Questa però è tutta un’altra storia.

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Scritto da Massimiliano Formentin

Sono sempre stato un appassionato di tecnologia, il mio scopo con PcGenius è condividere questa mia curiosità con il mondo intero. Nella vita faccio anche altro: suono il pianoforte e mi occupo di web.