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Immuni arriva su Github: codice e documentazioni sono online

Immuni è la tanto decantata app di Bending Spoons azienda vincitrice del bando di gara voluto dal Governo per creare un software nazionale di Contact tracing.

Tramite il profilo di Matteo Danieli, co-fondatore di Bending Spoons su Github veniamo a conoscenza della repository ufficiale di Immuni dove sono state caricate delle immagini illustrative dell’applicazione seguita da una prima documentazione ufficiale e dai codici sorgenti dell’applicazioni per Android ed iOS.


Clicca qui per scoprire come provare
in anteprima Immuni sul tuo computer
grazie ai simulatori di iOS e Android!


Mockup e Documentazioni

Immagini di Mockup

Il contenuto finale dell’applicazione ed il design mostrato in questa Flash News potrebbe variare dalla versione finale. Il contenuto delle immagini e della documentazione apparire al Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 – Presidenza del Consiglio dei Ministri, la licenza è da ritenersi Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International

Controllo dell’app

Mockup di Immuni dove viene richiesto di aggiornare lo smartphone o l'applicazione

Per utilizzare Immuni è obbligatorio usare sempre l’ultime versione disponibile sia dell’app che del sistema operativo. L’utilizzo di una versione datata di Android o di iOS nonché del Google Play Services e dell’applicazione stessa renderà Immuni inutilizzabile.

OnBoarding

Prima serie di schermate dell'app Immuni di onboarding
Seconda serie di schermate dell'app Immuni di onboarding

Nell’immagine in alto potete vedere le prime schermate, quelle che saranno visualizzate dal dispositivo alla prima apertura.

Le quattro schermate spiegano il motivo per cui Immuni è nata: aiutare i cittadini, nel pieno rispetto della privacy a combattere covid-19 comunicando e facendo comunicare eventuali casi di contagio tra la popolazione in modo semplice e veloce.

Prima Attivazione

Immuni richiederà di selezionare la provincia e la regione di residenza, tale voce sarà modificabile anche in seguito dalle impostazioni dell'app
Immuni per funzionare ha bisogno di ricevere l'autorizzazione per gestire le notifiche ed il bluetooth

Effettuato l’onboarding l’app deve attivarsi, per questa operazione l’utente dovrà accettare la Privacy Policy ed i Termini d’Uso, i minori di anni 14 non potranno continuare. Nelle schermate inerenti alla Privacy l’app mostrerà come proteggerà i dati raccolti, che tipi di dati vengono collezionati e farà sapere che non vengono collezionati e processati dati che possano ricondurre ad un cittadino in particolare (quindi niente uso di gps, identità o dati anagrafici e informazioni di contato).

Verrà poi chiesto di selezionare la regione e la provincia di residenza per permettere all’app di fornire indicazione mirate sulla base del territorio in cui il cittadino risiede.

Home

La schermata home di Immuni mostra lo stato della protezione, consigli utili da seguire per evitare la diffusione di Covid e le indicazioni sul funzionamento dell'app

La pagina iniziale con la quale avremo a che fare è molto minima, semplice e curata. Una sezione (in design si chiamerebbe “hero”) ci informerà sullo status di protezione dell’app. Dato che viene fatto uso delle Covid-19 Exposure Notification API di Apple e Google probabilmente verrà spiegato come abilitare e disabilitare la funzionalità in base alle nostre preferenze (su iOS 13.5 Public Beta bisogna andare su Impostazioni -> Privacy -> Salute -> Covid-19 Exposure Logging).

Le altre due sezioni principali mostreranno il funzionamento dell’applicazione e le principali raccomandazioni da seguire per evitare di contagiare altre persone ed ovviamente tutte le regole ed i suggerimenti per migliorare le possibilità di non essere contagiati da altri.

In caso di contagio

Nel caso in cui venissimo a contatto con un positivo da coronavirus l'app farà sapere all'utente cosa dovrà fare

Se siamo entrati in contatto con un dispositivo appartenente ad un caso positivo da Covid-19 Immuni ce lo farà sapere. La comunicazione avviene utilizzando le API di Apple e Google, è volontaria e deve partire dall’altra persona dopo che è risultata positiva al coronavirus tramite il sistema dei tamponi.

L’app ci farà sapere sia con delle schermate dedicate che tramite notifica che siamo entrati in contatto con positivo e ci fornirà le istruzioni sul da farsi.

Sarà possibile, su base volontaria, comunicare online la propria positività al virus in pieno anonimato. Tale funzione è raggiungibile dalle impostazioni dell'app

Se invece i positivi siamo noi la schermata a nostra disposizione sarà un’altra. Dalle impostazioni avremo la possibilità di avvertire le persone con le quali siamo entrati in contatto che siamo risultati positivi ad un test da coronavirus nel pieno anonimato. Nessuno saprà che siamo stati contagiati e noi non sapremo chi abbiamo potenzialmente contagiato.

Ecco come funzionerà la segnalazione:

  • L’operatore ci chiederà di cliccare su “Caricamento Dati ” in Impostazioni
  • L’app ci mostrerà un codice random e temporaneo di 10 caratteri alfanumerici
  • Dovremo dettare la stringa all’operatore sanitario che lo inserirà in una interfaccia web
  • Dovremo verificare il codice presento il tasto “Verifica”
  • L’app ci mostrerà cosa verrà caricato e comunica al Sistema Sanitario Nazionale e perché
  • L’upload partirà solo dopo che avremo cliccato su “Carica i dati”
  • Per finire l’app ci mostrerà un messaggio di conferma facendoci sapere che il caricamento è avvenuto con successo

Impostazioni

Le impostazioni di Immuni mostrano informazioni utili come t&c e privacy nonché le domande frequenti e la possibilità di comunicare la propria positività

Tramite la seconda icona dal menu in basso potremo accedere alla schermata delle impostazioni dove tra le possibilità avremo anche modo di accedere alla sezione vista nel precedente paragrafo. Il resto delle opzioni riguarda la lettura delle domande frequenti, dei termini d’uso e dell’informativa sulla privacy. Inoltre potremo cambiare la provincia di residenza (e quindi anche la regione), lasciare una recensione o in caso di necessità contattare il supporto dell’applicazione stessa.

Codice Sorgente

Nella giornata del 25 Maggio su Github, nella stesse repository sono state aggiunte anche le cartelle contenuti i codici sorgenti per l’applicazione mobile che andrà a funzionare sugli smartphone Android e sui melafonini con sistema operativo iOS.

I più curiosi potranno già testare l’applicazione utilizzando i simulatori gratuiti presenti per ambo le piattaforme: per Android è possibile usare i Pixel su AndroidStudio con Android 10 e per iOS invece c’è Xcode con iPhone 11 ed iOS 13.5.

Quando l’app sarà pronta e verrà rilasciata tutti questi step potranno comunque essere utili per provare alcune funzionalità in anteprima almeno sul nostro simulatore!

Come compilare ed eseguire l’anteprima di Immuni su Android Studio

In realtà è veramente molto semplice provare Immuni su un simulatore Android. Si fa in pochi semplici passi, l’unico requisito è aver installato e configurato sul proprio pc Android Studio o Android Studio Preview.

  1. Rechiamoci sulla repository di Immuni per Android che possiamo raggiungere cliccando su questo link
  2. Clicchiamo sul pulsante verde “Clone or Download”
  3. Clicchiamo su Download Zip
  4. Apriamo il file zippato al termine del download ed estraiamo il contenuto su una cartella appositamente creata nel desktop (chiamiamola “immuni-android”)
  5. Scarichiamo Android Studio: da qui è possibile scaricare la versione stabile e da qui la versione in preview, installiamolo e configuriamolo a nostro piacimento
  6. Lanciamo l’applicazione
  7. Clicchiamo su Import Project e selezioniamo la cartella che prima abbiamo posizionato nel desktop
  8. Ora dovremo attendere qualche minuto, Android Studio ha bisogno di indicizzare tutti i file presenti prima di permetterci di lavorare al progetto
  9. Dal menu in alto selezioniamo Run -> Select Devices -> Open AVD Manager
  10. Ora creiamo uno smartphone di prova: Clicchiamo su “+ Create New Virtual Device” -> Phones -> Pixel 3a con Play Store -> R / R / x86 / Android 10+ -> Portrait -> Finish
  11. Chiudiamo la finestra di dialogo, torniamo su Run -> Select Devices e ora cicchiamo su Pixel 3a Api R
  12. Ora andiamo su Run -> Run ‘Immuni App”, cliccato sulla voce dovrebbe aprirsi il simulatore
  13. Attendiamo che il nostro Pixel 3a si carichi del tutto, poi andiamo sul Google Play Store e facciamo il login nel nostro account Google. (Possiamo anche saltare gli aggiornamenti delle altre app). Immuni potrebbe aprirsi all’avvio, teoricamente dovrebbe dirci che lo smartphone non è compatibile, questo perché i Google Play Services non sono ancora aggiornati
  14. Accettiamo o decliniamo l’invito a fare il backup dello smartphone su Google Drive
  15. Dal menu ad hamburger selezioniamo My App & My Games -> Installed, qui dovremmo trovare i Play Services (in caso negativo possiamo cercarli tramite l’icona della lente d’ingrandimento su tutto il PlayStore), cricchiamoci sopra
  16. Scrolliamo verso il basso la pagina e accettiamo di partecipare al beta testing
  17. Aspettiamo 5-10 minuti per far recepire a Google che il prossimo download del Play Services dovrà essere con il programma di Beta Testing
  18. Disinstalliamo I Play Services attuali e sempre dalla stessa pagina installiamo i nuovi
  19. Al termine, fuori dalla schermata del Pixel dovremmo vedere un’icona di accensione/spegnimento. Cricchiamoci sopra tenendo premuto il tasto per qualche secondo, poi riavviamo il telefono
  20. Alla fine del riavvio potremo aprire immuni e utilizzarla normalmente salvo le Api Covid Exposure Notification che per motivi tecnici non saranno utilizzabili visto che – salvo rare eccezioni possibili – nessuno di chi legge queste righe lavora per Bending Spoons o per qualche agenzia interna al Ministero compentente

Come compilare ed eseguire l’anteprima di Immuni su xCode e macOS

Per gli iPhone si fanno dei passaggi molto simili a quelli citati per xCode ma in realtà gli step sono leggermente più tecnici. Dovremo dotarci di un computer iMac, MacBook Pro, MacBook Air o MacBook tradizionale con Catalina in uso e l’ultima versione stabile di Xcode che si scarica semplicemente cercando l’app dal Mac Play Store.

Poi avremo bisogno del terminale, di qualche comando dalla linea di comando e di un po’ di pazienza 🙂 I passaggi, riassunti, vengono tutti descritti nella repository di Immuni per iOS. Noi li abbiamo esplicitati per tutti i curiosi!

  1. Scarichiamo Xcode dal Mac Play Store, installiamolo, apriamolo e scarichiamo tutti i componenti aggiungitivi di cui ha bisogno. Poi chiudiamolo del tutto.
  2. Apriamo il Terminale e posizioniamoci sulla scrivania
  3. Lanciamo il comando: git clone https://github.com/immuni-app/immuni-app-ios.git
  4. Spostiamoci all’interno della cartella copiata con il comando cd immuni-app-ios
  5. Poi lanciamo in sequenza i comandi make setup e make immuni (se nel primo passaggio dovessimo ricevere un errore riguardo ai permessi tramite il comando sudo chown -R $USER /Library/Ruby/Gems/
  6. Aspettiamo che il terminale concluda i compiti assegnati, alla fine dovrebbe aprirsi da solo xCode con il progetto relativo ad Immuni (se non ci dovesse aprire basta andare dentro la cartella immuni-app-ios e cercare un file con estensione .xcodeproject
  7. Vicino al gruppo di tasti Play/Stop sulla sinistra vedremo il nome dei vari iPhone utilizzabili: NON dobbiamo selezionare i nostri iPhone eventualmente collegati con il cavo. Bisogna invece usare necessariamente il simulatore nel caso in cui non fossimo dotati di profilo sviluppatori paganti (andrebbero comunque tolto i riferimenti alle Exposure Notification che sono un’esclusiva dei delegati delle autorità sanitarie nazionali)
  8. Il Simulatore ora può essere avviato cliccando sul pulsante Play, al termine vedremo un iPhone con l’app immuni installata e disponibile all’uso
  9. Per avviare il progetto a seguito della chiusura di Xcode potrebbe essere necessario sincronizzare il codice eseguendo da capo tutta la procedura dal passo 2. Questo succede perché le dipendenze di cui il codice ha bisogno non vengono sempre salvate e fanno ritrovate ogni volta.

Un metodo alternativo per sistemare le dipendenze è usare MakeFile, così come descritto dagli sviluppatori sulla schermata di installazione nella repository di Immuni per iOS. Non avendo provato questo metodo non sappiamo dire con certezza se si tratta di un misura da ripetere come i comandi in brew oppure no.


Al momento non è stato reso noto quando Immuni diverrà disponibile pubblicamente. Dal governo è stato detto che l’obbiettivo è rilasciare l’app per tutti entro la fine del mese di Maggio. Non appena verranno comunicate ulteriori novità pubblicheremo una flash news qui su PcGenius ed un articolo completo all’uso completo di Immuni.

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Scritto da Massimiliano Formentin

Sono sempre stato un appassionato di tecnologia, il mio scopo con PcGenius è condividere questa mia curiosità con il mondo intero. Nella vita faccio anche altro: suono il pianoforte e mi occupo di web.