Facebook, Apple ma anche Google rischiano di pagare multe molto salate in Europa se il loro modello di Business dovesse essere ritenuto colpevole di abuso di posizione dominante. Ecco perché!
Tramite l’approvazione del Digital Markets Act e del Digital Service Act, la Commissione Europea ha preso la sua decisione: punire le aziende tecnologiche e non che non favoriranno la libera concorrenza e che quindi sfruttano illegittimamente la loro posizione dominante.
“Non diciamo che” le Big Tech “sono troppo grandi, ma diciamo che più le società sono grandi, più devono rispondere a obblighi e responsabilità”.
Le norme “non sono contro” qualcuno, “ma per i cittadini dell’Ue, le nostre impese, la democrazia, l’innovazione, la concorrenza leale”
Commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton
Queste leggi oltre a tutelare la libera concorrenza ed evitare la creazione di monopoli troppo ferrei, entrano anche nel campo della responsabilità dei contenuti illegali: le aziende e gli intermediari dovranno rimuovere velocemente e senza indugio quanto segnalato come illegittimo.
Sarà inoltre richiesta una maggiore cooperazione con le autorità nazionali. Per evitare le sanzioni le aziende dovranno provare di “non avere effettiva conoscenza” del contenuto e di essere in grado di reagire tempestivamente nella rimozioni o disabilitazione di un contenuto.
La pena da pagare, nel caso di una qualunque violazione delle nuove regole, può essere una multa che potrà arrivare al 10% del fatturato globale e la scissione societaria per il mercato europeo qualora l’azienda o il gruppo aziendale / societario venisse multata per tre volte in cinque anni.
Cosa potrebbe dunque cambiare per noi utenti digitali?
Apple, ma anche Google in alcuni funzionamenti di Android o del motore di ricerca, potrebbe dove rivedere il modo in cui il suo ecosistema funziona. Ad esempio non dovrebbe favorire i suoi servizi, le app dovrebbero essere tutte rimovibili e tutte selezionabili come scelta preferita.
Facebook potrebbe perdere alcune restrizioni autoreferenziali come ad esempio l’obbligo, per gli sviluppatori che usano le API del Social, di non creare servizi che vada a fare concorrenza, il rischio più serio è quello che si sta già prospettando negli USA, ovvero quello di perdere l’unità con Instagram, Whatsapp e Oculus.