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Draghi, Colao, la Pubblica Amministrazione ed il Digitale

Dopo settimane di incertezza possiamo affermare senza ombra di dubbio che abbiamo un governo. Sarà una gestione prevalentemente tecnica ma non senza delle sfumature politiche presenti per accontentare tutte i partiti e le rappresentazioni presenti. Il Ministro innovazione tecnologica e transizione digitale passa dalle mani di Paola Pisano (Movimento 5 Stelle) a quelle di Vittorio Colao (tecnico). L’intero governo, chiamato di Salvezza Nazionale, è guidato da Mario Draghi che dal 2011 al 2019 guidò la Banca Centrale Europea.

Qualcuno dei lettori probabilmente si starà chiedendo perché sto parlando di politica su PcGenius. Ebbene, non entrerò nel merito della politica ma nelle novità che dovremmo vedere nei prossimi mesi dal punto di vista del MID (Ministero Innovazione Tecnologica e della Transizione Digitale) e della Pubblica Amministrazione (ministero sé senza portafogli guidato da Renato Brunetta di Forza Italia).

Tra grandi cambiamenti e tabù da affrontare, il Ministro Colao e il Premier Draghi hanno informalmente accennato ad alcuni obbiettivi che intendono raggiungere.

Innalzamento dei limiti per l’elettrosmog

In passato vi avevo raccontato della tecnologia 5G, dei suoi benefici ma anche delle controverei che riguardano il nuovo standard. Nei rispettivi articoli, spiegavo che in Italia vi è una delle regolamentazioni più restrittive sull’intensità dei campi magnetici generati dalle antenne telefoniche: 6 v/m nelle aree urbane. La media internazionale viaggia dai 26 a 61 v/m. In Europa il limite suggerito è di 61 v/m (ICCNIR). Aumentare il nostro limite e portalo anche solo al minimo della media mondiale consentirebbe alle telco di svolgere più facilmente il loro lavoro.

Più potenza significa meno antenne che a loro volta si traducono in un minor costo di installazione e manutenzione nonché in un risparmio legato alla minor burocrazia.

Investimenti sulla sanità digitale

Il Covid ci ha fatto capire, forse, quanto sia importante il nostro Sistema Sanitario Nazionale e quali sono le sue principali vulnerabilità. Tra gli obbiettivi da raggiungere c’è la sanità digitale, una sua migliore integrazione ed un suo miglior finanziamento. Negli ultimi anni abbiamo assistito all’arrivo del Fascicolo Sanitario Elettronico che su base regionale consente di accese banalmente ai propri referti medici, ma anche all’arrivo della ricette elettronica dematerializzata e al certificato di malattia telematico.

L’Italia primeggia in Europa sulla eHealth riguardo all’accesso digitale al fascicolo sanitario del paziente. Sarà interessante capire dove Colao, Draghi, Brunetta e gli altri vorranno andare a parare.

La mission sarà rendere i dati più accessibili, di introdurre il tele-consulto, la tele-visita, l’IoT per la raccolta dei dati e di condividere i vari dati in forma anonima per finalità statistiche.

Investimenti volti a superare il Digital Divide

A partire dal Governo Renzi che ha sviluppato l’Agenda Digitale su cui si basa il Piano BUL si è fatto molto per contrastare il Digital Divide: dai voucher per favorire gli abbonamenti in fibra alle famiglie meno abbienti, al piano d’investimento per le zone d’Italia “meno interessanti”. Colao e Draghi cercheranno di percorrere la stessa strada per permettere a più famiglie possibili di essere collegate ad internet in modo veloce e stabile..

I voucher internet dovrebbero continuare come già li abbiamo iniziati a conoscere dagli scorsi mesi, forse verranno potenziati oppure rinnovati per un periodo di tempo maggiore a quello attualmente previsto.

Piano di Cablaggio in FTTB per le PPAA

Nel piano di Colao è presente anche un piano per cablare tutte le pubbliche amministrazione in Fibra Ottica. Dotare gli uffici di Banda Ultralarga consentirebbe l’apertura di scenari non realizzabili permettendo ai dipendenti di lavorare senza interruzioni dovute a problemi tecnici.

Accelerazione dei tempi per la Fibra Nazionale

Non meno importante è la Fibra Nazionale. Al momento le realtà in gioco sono OpenFiber di Enel e Casse Depositi e Prestiti e Tim. Le due realtà presto dovrebbe dare vita a FiberCOP, una compartecipata che avrà il compito di posare la fibra nei cantieri delle aree bianche e grigie.

Colao pretenderà che FiberCOP lavori bene e nei tempi, che svolga i compiti per tempo e che venda in modo equo ed indiscriminato l’accesso alla rete agli altri operatori. Se tutto andrà secondo i piani, entro il 2025 dovremmo essere tutti raggiunti dalla FTTH almeno 1000/200.

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Scritto da Massimiliano Formentin

Sono sempre stato un appassionato di tecnologia, il mio scopo con PcGenius è condividere questa mia curiosità con il mondo intero. Nella vita faccio anche altro: suono il pianoforte e mi occupo di web.