PornHub, uno dei principali portali a luci rosse del mondo, si è salvata per un soffio da una bufera mediatica talmente grande da averla quasi condotta alla chiusura. Tutto questo a causa di un report del New York Times che accusa il sito XXX di contenere al suo interno immagini frutto di abusi.
[Aggiornamento 15/12] Pornhub a rimosso dal proprio archivio per 9 miliardi di video che corrispondono più o meno alla metà dei contenuti disponibili. Ciononostante, Mastercard e Visa hanno comunque deciso di ritirare il supporto ai pagamenti relativi ai loro circuiti sul sito a luci rosse. Pornhub ha risposto affermando che “Questa notizia sta schiacciando le centinaia di migliaia di modelli che si affidano alla nostra piattaforma per il loro sostentamento”.
Secondo il NYT, PornHub contiene materiale legato ad abusi e stupri. Non si sa se sia vero oppure no, ma l’accusa è bastata a far avviare a Mastercard e Visa, i due principali portali circuiti di pagamento internazionali, delle indagini per valutare se proseguire la collaborazione con la piattaforma o meno.
Nel 2020, Pornhub ha totalizzato 42 miliardi di visite. Il giro d’affari stimato nel 2016 era di 460 milioni di dollari. Perdere Mastercard e Visa avrebbe causato un tracollo senza precedenti.
Per evitare che il problema si concretizzasse, Pornhub ha deciso di interrompere il download delle clip presenti all’interno del portale e di permettere solo agli utenti verificati di caricare nuovi contenuti. Queste contromisure dovrebbero essere la risposta ufficiale della compagnia alle accuse, che quindi non sono state smentite né confermate.
Non è la prima volta che Pornhub rischia di perdere importanti partner commerciali. A Novembre 2019, PayPal ha rinunciato a continuare la collaborazione con il sito per adulti perché nei suoi termini di servizio sono vietate le transazioni legate ai materiali o i servizi a contenuto erotico.