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Le licenze del web 2.0, ecco la guida definitiva

Al giorno d’oggi per fare una ricerca per scuola oppure un dossier per capo ufficio, o ancora un articolo per il nostro blog (come questo :D) finiamo sempre per prendere da altre persone le immagini e i dati che ci servono, purtroppo quasi ogni volta che facciamo così, un copyright è stato violato, ovvero l’autore può legalmente farci causa, perché giustamente abbiamo violato la sua proprietà intellettuale sulla sua opera.

Le licenze e simboli più comuni sono:

  • (C): Copyright, tutti i diritti riservati
  • (P): Registrazione audio, protetta da copyright
  • (R): Marchio registrato, protetto da copyright
  • (D): Disegno o modello per cui è stata inoltrata la domanda di registrazione
  • (TM): Trademark, marchio in fase di registrazione, protetto da copyright
  • (CC): Creative Commons, alcuni diritti riservati
  • CC0: Creative Commons Zero, pubblico dominio
  • GNU, generalmente per software libero
  • CopyLeft, pubblico dominio

Il copyright viene definito come:

Meccanismo di protezione posto alla tutela di tutte le opere soggette a diritto d’autore. Il diritto d’autore è riferito a opere di tipo creativo che appartengano alle seguenti categorie: scienza, architettura, letteratura, musica, arti figurative, cinematografia, teatro.

Le licenze per i programmi e le opere di qualunque possono essere più o meno invasive, nei software parliamo di programma libero quindi licenza aperta come può essere l’open source (ovvero il codice sorgente, è visibile e modificabile gratuitamente) o comunque gratuito ma con alcuni diritti riservati, e di programma proprietario quindi con licenza chiusa, l’esempio più eclatante è il copyright.

La prima cosa va detta è che se non sai quale licenza abbia una qualsiasi cosa, è bene prenderla per copyright, per non sbagliare diciamo, è un must contattare il proprietario e chiedere il permesso di usare l’opera, è cosa giusta chiedere il tipo di licenza che usa, per poi comportarci di conseguenza.

Il comportamento corretto da intraprendere come autore di contenuti sarebbe quello di informare il lettore, specificando il tipo di licenza utilizzato.

Così facendo, sapremo come comportarci

 

Mentre per il copyright, si usa la classica frase: ‘Tutti i diritti riservati’, per le licenze creative commons si usa dire: ‘Alcuni diritti riservati’, perchè la particolarita di questo tipo di licenza è che è l’autore a scegliere che diritti mantenere e quali concedere.

Le licenze creative commons sono definite come:

Le Creative Commons Public Licenses (CCPL) sono delle licenze di diritto d’autore che si basano sul principio de “alcuni diritti riservati”.

I simboli e scritte usate dai creative commons sono: (possono essere mischiati liberamente fra di loro):

  • BY: Attribuzione, l’autore richiede che all’opera venga riconosciuta la paternità con dei crediti.
  • NC: Non commerciali, l’autore richiede che l’opera non venga usata per fini commerciali
  • SA: Stessa licenza, l’autore richiede che l’opera venga ridistribuita con lo stesso tipo di licenza.
  • ND: Non derivate, l’autore richiede che l’opera venga ridistribuita così come sta, senza modifiche.

Se vuoi usare il creative commons nel pubblico dominio puoi usare la licenza CC0.


 

I loghi e i marchi si presentano solitamente con questi due simboli: R e TM, la differenza consiste nel fatto che la r sta per marchio registrato, protetto da riproduzione e distribuzione con copyright, il tm invece sa per trademark per cui è stata richiesta la registrazione ma ancora non è stata approvata, il trademark vieta a loghi simili o a riproduzioni di essere utilizzabili legalmente, mentre la R, ha tutti i diritti riservati.

Non lo sapevo a dire il vero ma esiste anche la (D), cercando ho scoperto che serve per proteggere disegni e modelli in fase di registrazione di copyright, loghi o marchi.

Se vuoi approfondire i loghi ed i marchi puoi andare qui.


 

Le licenze GNU sono licenze di tipo open source per software, utilizzabili liberamente per condividere il software gratuitamente, le uniche eccezzioni sono la possibilità che sia richiesto che tutti i programmi linkati siano distribuiti con lo stesso tipo di licenze.


Per ottenere immagini su licenza creative commons non posso che consigliarti:

  • una ricerca specifica su google immagini
  • una visitatina a flickr con i dovuti filtri
  • una ricerchina dal motore di ricerca dal sito della licenza creative commons, che trovi qui.
  • Su Google Immagini devi scrivere quello che cerchi, poi vai su strumenti di ricerca —> altri strumenti –> Contrassegna per essere riutilizzate/non commerciale  con modifiche/non commerciale
  • Su Flickr invece devi devi scrivere quello che cerchi e poi selezionare ‘Solo creative commons’ o uno dei sotto menù, dal menu a discesa ‘Licenza’.

In entrambi i casi seleziona il tipo di ‘diritto di utilizzo’ e/o licenza a seconda di quello che ti serve.


Infine esiste il Fair Use, ovvero come dice Youtube:

Il fair use è una dottrina legale che sancisce l’utilizzo del materiale protetto da copyright in determinate circostanze, senza necessità di autorizzazioni da parte del proprietario del copyright.

Negli USA il fair use è sancito da 4 fattori (da Youtube ci viene detto che):

  1. Il fine e la natura dell’uso
  2. La natura dell’opera protetta da copyright
  3. La qualità e l’essenza della parte dell’opera protetta da copyright usata
  4. L’effetto dell’uso sul mercato potenziale e sul valore dell’opera protetta da copyright

 


ll copyleft semplicemente viene definito così:

Il copyleft è un metodo generico per rendere un programma (o altro lavoro) libero ed imporre che tutte le modifiche e versioni estese del programma siano anch’esse software libero. [Clicca qui per approfondire]

Viene rappresentato con una C ribaltata a sinistra, e rappresenta un software o contenuto nel pubblico dominio.


Riassumendo:

Quali tipi di licenze esistono?

Le licenze aperte e le licenze chiuse, ovvero quelle che hanno nessuno o certi dirti riservati e quelle che hanno tutti i diritti riservati, con le conseguenze del caso.

Quali sono le principali licenze per le opere digitali?

Quelle chiave sono 4: il copyright, le licenze creative commons e gnu ed il copyleft.

Per le opere come loghi, marchi, modelli e disegni?

Esistono la r cerchiata, il tm, e la d cerchiata, ovvero (R), TM e (D), che sanciscono rispettivamente un marchio registrato, uno in fase di approvazione e un modello o disegno in fase di formulazione della richiesta.

Chi deve stare attento?

Le aziende, e coloro che lavorano a fini commerciali, almeno in teoria saranno i più controllati e quindi verranno facilmente sanzionati.

Cosa posso fare?

Se possibile ricerca immagini non coperte da copyright, le alternative più frequenti sono le licenze ‘creative commons’ e ‘gnu gpl’, il massimo che potrai ottenere è il pubblico dominio.

E se l’immagine che voglio è protetta da copyright?

In quel caso, contatta l’autore, chiedi il permesso di usare l’opera, potrebbe essere che sia richiesto un pagamento per l’utilizzo dell’opera.

Cos’è il FairUse?

In parole povere, è un eccezione al copyright che consente l’uso di materiale protetto dal diritto d’autore in particolari circostanze


Crediti: Screenshot di Google e Flickr, diritti riservati ai rispettivi proprietari, fairuse per fini didattici

 

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Scritto da Massimiliano Formentin

Sono sempre stato un appassionato di tecnologia, il mio scopo con PcGenius è condividere questa mia curiosità con il mondo intero. Nella vita faccio anche altro: suono il pianoforte e mi occupo di web.