Non tutti sanno che il tempo dei dvd e delle videocassette è finito. Ora per guardare film, serie tv e documentari dovremo avere ben poco: una connessione a internet, un abbonamento ed un dispositivo smart a nostra scelta dove poterci godere la visione.
Indice
Cos’è lo streaming?
Per streaming si intende la fruizione di contenuti multimediali, di solito film, serie tv, album e brani musicali. Alcuni di questi contenuti sono disponibili gratuitamente su piattaforme come Youtube o Soundcloud, altre sono fruibili solo dopo aver pagato un abbonamento o il noleggio o l’acquisto del singolo contenuto.
I contenuti troviamo online non sono privi di diritti, come molti dei materiali disponibili in rete infatti sono quasi tutti protetti dal copyright. Il nostro acquisto, noleggio o abbonamento serve proprio a pagare questi diritti i quali vengono devoluti in parte agli autori / attori / registi e così via, in parte in tasse e in parte come commissione alla piattaforma che ha fatto da intermediaria.
La tv in diretta
Tra i vantaggi dello streaming c’è anche la possibilità di guardare in diretta i nostri canali preferiti senza dover necessariamente stare seduti sul sofà in salotto davanti alla televisione. Alcune piattaforme offrono la diretta del proprio palinsesto. In Italia i principali emittenti a fornire questo servizio sono Sky, Rai e Mediaset.
Rai e Mediaset permettono con i rispettivi applicativi offrono la visione ad esempio di Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rete 4, Rete 5, Italia 1.
Sky invece permette la visione dei pacchetti che fanno parte del nostro abbonamento, senza alcuna eccezione.
A navigare in streaming, in un certo senso, è la stessa Sky che tramite il nuovo decoder Sky Q Fibra è in grado di offrire il proprio servizio di IpTv (ovvero la visione della televisione tramite internet e quindi senza satellite o digitale terrestre). Gli altri emittenti hanno dismesso il servizio per lo scarso interesse dei relativi clienti.
On Demand
Poi oltre alla ipTV c’è l’On Demand. Non sono la stessa cosa ed è importante conoscere la differenza.
L’OnDemand è la fruizione dei contenuti del palinsesto non sulla base della programmazione del palinsesto ma sulla fruizione su richiesta di quello che, momento per momento, è disponibile nel catalogo dell’emittente.
Questo significa che ci sono emittenti che forniscono contenuti sia in modalità IPTV che in On Demand. Degli esempi li abbiamo citati prima nominando Rai e Mediaset che oltre al palinsesto emettono proprio tutto il catalogo a disposizione tramite le applicazioni Rai Play e a Mediaset Play.
Altri servizi che offrono questo servizio sono molto noti e famosi: Netflix, Infinity, Amazon Prime Video e così via.
Per guardare un contenuto tramite IPTV o in On Demand abbiamo bisogno di una applicazione da installare sulla televisione, sullo smartphone o sul tablet, di un sito web da visitare col computer o di un dispositivo come uno stick, un decoder o un boxset da usare in tutti gli altri casi.
Anche quando ascoltiamo un brano con Spotify, Apple Music, Deezer o Soundcloud stiamo usando un servizio on demand solo che al posto di una serie televisiva, un film o un documentario stiamo scegliendo di riprodurre la nostra canzone preferita.
La definizione dello streaming
Video: SD, HD, 4K UHD, 8K SUHD
Come già molti di voi immagineranno la qualità dello streaming è variabile. La visione migliora a parità della nostra velocità e possibilità di navigazione.
Quando il player, ovvero il riquadro che contiene il video riporta 144p, 240p, 360p, 480p parliamo di video in definizione standard (SD), la qualità 720p è l’HD-Ready, il 1080p/i è il FullHD. Poi troviamo il 4K (UltraHD) 2160p e l’8K 4320p (Super UltraHD).
Con una connessione ADSL potremo guardare senza problemi tutti i video SD. Per vedere i contenuti HD, UltraHD e SUHD sarebbe meglio avere una connessione in fibra ottica. Presto per le reti mobili navigheremo tutti in 5G, anche se già con il 4G non ce la passiamo proprio malissimo.
Inoltre, oltre alla connessione, dovremo avere un dispositivo compatibile. Se non ne avremo uno potrebbe essere possibile forzare una qualità superiore o inferiore a quella data dal nostro televisore, computer, smartphone o tablet.
Imporre una qualità superiore a quella “normale” significa fare un upscaling di visione, forzare una definizione inferiore quando non è disponibile la relativa codifica significa fare uno downscaling. Le due funzionalità devono essere supportate dal dispositivo e vengono elaborate dal processore o dal scheda grafica con l’aiuto, almeno negli ultimi anni, dell’intelligenza artificiale.
Audio: MP3, FLAC, AIFF, WAFF
Per quanto riguarda le canzoni o comunque più in generale le tracce audio la qualità viene data, tra i vari fattori, anche dai bitrate della campionamento. Più informazioni avremo a disposizione meglio è, dato che la riproduzione avviene in tempo reale queste informazioni devono arrivare in tempo reale.
Il bitrate quindi è la grandezza che indica la quantità di memoria occupata per minuto e si misura in Kbps. Per quanto riguarda l’MP3, uno dei formati audio più diffusi, una buona qualità è data dal campionamento a 320kbps.
L’alta risoluzione per gli audio è data da altri formati audio, tipicamente il FLAC, l’AIFF e il WAV che possono operare fino a 24bit a 192khz. Il formato FLAC è molto particolare perché si comporta come un file compresso che viene decompresso al volo. Questa capacità gli consente di conservare dei metadati, delle informazioni aggiuntive che possono aiutare ad aumentare la qualità della riproduzione. Gli altri due formati sono degli audio non compressi rispettivamente per MacOS e per Windows.
Una piccola curiosità
Vi ricordate i tempi di eMule? Bene, sono morti. Non è più obbligatorio aspettare il download completo del contenuto per vedere cosa stiamo scaricando. I torrent evitano proprio questo problema. Grazie ad un interessante trucchetto possiamo riprodurre subito i contenuti che attualmente sono in download: ci basterà copiare l’url di download del file, incollarlo su VLC e goderci lo spettacolo. La cosa bella, tra l’altro è che VLC funziona sia con gli audio che con i video.
Dove guardare in streaming
film e serie tv
Se vuoi guardare un film o una serie tv in streaming ti ricordo che qui su PcGenius abbiamo già fatto un articolo dedicato a questo tipo di piattaforme, in ogni caso ti consiglio Netflix, Apple TV Plus e Disney+. I costi per i piani più costosi sono di 16, 5 e 6€ al mese. Quindi 27€/mese e di conseguenza 324€ all’anno.
Come dicevo nell’altro articolo però c’è un grosso vantaggio rispetto agli abbonamenti tradizionali della paytv: non abbiamo vincoli di permanenza, si paga mese per mese.
Potresti prendere in considerazione anche Amazon Prime Video, servizio incluso nell’abbonamento di Amazon Prime dal costo di 36€/anno dove oltre al servizio di streaming video troviamo anche la consegna rapida per gli acquisti nell’ecommerce, promo dedicate ed in esclusiva e molti altri servizi.
Nella rubrica de “Le Prossime Uscite” promuoviamo anche ciò che le piattaforme hanno da offrirci, il filone si aggiorna nei primi giorni di ogni mese. Man mano che le notizie trapelano.
Se hai paura di perderti tra i vari servizi non temere, esiste JustWatch. Si tratta di un sito web e di una applicazione per iOS e Android che ti consente di sapere esattamente dove guardare, noleggiare o comprare una serie tv o un film.
Costi Film / Serie Tv in Streaming:
- Netflix: 8-16€/mese
- Disney+: 7-9€/mese
- AppleTv+: 5€/mese
- Prime (che include Prime Video): 32€/anno
Totale mensile massimo: 32,6€
Totale annuale massimo: 373€
documentari
I documentari possono essere guardati attraverso i canali tematici sul Digitale Terrestre, ad esempio attraverso Rai Storia, ma anche in streaming grazie a Disney+ che include le produzioni National Geographic e a Discovery+ che nel catalogo detiene i diritti di Discovery+ Originals, Discovery Channel e Discovery Science.
Attraverso la paytv di Sky (e dunque anche tramite NowTv) avremo, attraverso i nuovi listini, sempre a disposizione i documentari oltre a NationalGeographic e Discovery anche le produzioni History Channel e Sky Arte.
Costi Documentari in Streaming:
- Rai Play: 0€/mese
- Disney+: 7-9€/mese
- NowTv Entertainment: 9.99€/mese
- Discovery+ senza Eurosport: 3,99€/mese
Costo mensile massimo: 23€/mese
Costo annuale massimo: 258€/anno (circa 21.5€/mese)
sport e calcio
Se siete degli appassionati di sport forse non potrete fare a meno di NowTv, di Sky o di Discovery+ e Dazn. Sono tanti, servizi differenti, è vero.
Calcio: Sky e NowTV hanno acquisito i diritti di trasmissione di 121 partite di 137 di Champions League e tutte le 282 gare di Europa League e Europa Conference League. Si rimane in attesa per la Serie A (2021-2024), i migliori offerenti sono Sky e Dazn che potrebbero accordarsi anche successivamente per le partite non in esclusiva.
– Costo: NowTv Sport 29.99€/mese
Tennis: Su Eurosport attraverso Discovery+ è possibile guardare gli Australia Opens, i Rolland Garros e gli US Open. ATP e WTA vengono trasmessi da SuperTennis anche tramite il servizio OnDemand. Alcune competizioni vengono trasmesse anche su Sky.
– Costo: Eurosport (attraverso Discovery+): 7.99€/mese
Formula1 e MotoGP: Gli appassionati tramite Sky (e NowTv) possono seguire i loro piloti preferiti. Sky infatti detiene i diritti per trasmettere le prove libere, le qualifiche e le gare di Formula 1, FIA Formula 2 Championshi, FIA Formula 3 Championship, Porsche Supercup e la Ferrari Challenge. Per le competizioni delle due ruote Sky detiene i diritti per MotoGP, Moto2 e Moto3, fino a 12 Round delle 3 classi di Superbike ma anche Coppa del mondo FIM Enel MotoE, il CEV, il CIV e la Rookies Cup.
Costo: NowTV Sport (29.90€/mese)
Per le competizioni della Serie A, fino almeno a Maggio 2021, dovremo far affidamento al connubio Sky+Dazn. All’epoca i diritti televisivi furono suddivisi in due pacchetti, Sky infatti trasmette 7 partite su 10 e Dazn le altre 3.
Costo: NowTV Sport (29.90€/mese) + Dazn (9.99€/mese)
Brani musicali, Album ed Esclusive
Chi fosse interessato alle canzoni del proprio artista preferito dovrebbe orientarsi verso Apple Music, Spotify e Deezer. Ne sappiamo parlato a sufficienza nell’articolo dedicato ma vorrei fare una piccola precisazione: gli amanti della musica classica ad alta definizione possono provare Qobuz, la riproduzione è garantita fino ai 24bit / 192khz. Il costo però è considerevole, per l’alta qualità servono 25€ al mese o 250€ all’anno.
Prezzi:
- Apple Music: 9.99€/mese (N) – 4.99€/mese (S) – 14.99€/mese (F)
- Spotify: 9.99€/mese (N) – 4.99€/mese (S) – 15.99€/mese (F) – 12.99€/mese (C)
- Deezer: 0€/mese (Base) – 9.99€/mese (S) – 14.99€/mese (F/HQ) – 4.99€/mese (S)
- Qobuz: 19.99€/mese (S) – 34.99€/mese (F) – 179.99€/anno (S) – 349.99€/anno (HQ)
Ma non potrei semplicemente guardare un film sui siti pirati e via?
Come si suol dire: viviamo in un mondo libero, sei libero di fare ciò che vuoi ben conscio però che potrebbero esserci anche delle gravi conseguenza.
Le tutela del diritto d’autore è garantita dalla legge 633/41, quello che segue è un estratto dell’articolo art.174-ter
1. Chiunque abusivamente utilizza, anche via etere o via cavo, duplica, riproduce, in tutto o in parte, con qualsiasi procedimento, anche avvalendosi di strumenti atti ad eludere le misure tecnologiche di protezione, opere o materiali protetti, oppure acquista o noleggia supporti audiovisivi, fonografici, informatici o multimediali non conformi alle prescrizioni della presente legge, ovvero attrezzature, prodotti o componenti atti ad eludere misure di protezione tecnologiche è punito, purché il fatto non concorra con i reati di cui agli articoli 171, 171 bis, 171 ter, 171 quater, 171 quinquies, 171 septies e 171 octies, con la sanzione amministrativa pecuniaria di euro 154 e con le sanzioni accessorie della confisca del materiale e della pubblicazione del provvedimento su un giornale quotidiano a diffusione nazionale.
2. In caso di recidiva o di fatto grave per la quantità delle violazioni o delle copie acquistate o noleggiate, la sanzione amministrativa è aumentata sino ad euro 1032,00 ed il fatto è punito con la confisca degli strumenti e del materiale, con la pubblicazione del provvedimento su due o più giornali quotidiani a diffusione nazionale o su uno o più periodici specializzati nel settore dello spettacolo e, se si tratta di attività imprenditoriale, con la revoca della concessione o dell’autorizzazione di diffusione radiotelevisiva o dell’autorizzazione per l’esercizio dell’attività produttiva o commerciale.
La multe, in sintesi, prevedono:
- Sanzione Amministrativa (comune) di 154€
- Sanzione Amministrativa (uso decodificatore): 51.65€ – 2065.83€
- Reclusione e Sanzione Amministrativa (lucro):
- Reclusione da 1 a 4 anni
- Sanzione Amministrativa da 2.582 a 15.493€
Dobbiamo ben tenere presenta una cosa: ciò che troviamo su Internet che ci piaccia o no è protetto dai diritti d’autore, non possiamo fare ciò che più ci piace.
In ogni caso una cosa è guardare un film illegalmente in streaming ed un altra è finanziare la criminalità organizzata pagando il pizzo per la PayTv. É recente la notizia della Guardia di Finanza che ha emesso 223 denunce contro i vari clienti “del servizio” illegale. In questo caso la pena è aumentata, oltre alla confisca dei beni utilizzati c’è anche una multa che può arrivare a 25.000€ e fino a 8 anni di carcere.
Se ti stai quindi chiedendo se lo streaming è legale oppure no la riposta è una sola: dipende. Se hai il diritto a fruire di contenuto non c’è nessun problema, se la visione è clandestina allora a seguito di controlli potresti rischiare ben oltre i 10€ dell’abbonamento.
Come guardare in streaming
Per guardare qualcosa in streaming il mio consiglio è quello di comprarti una bella televisione, di quelle smart interconnesse e di buona qualità.
Questa non è una guida all’acquisto e quindi mi limiterò a darti qualche suggerimento di base: sceglila grande ma non troppo 55 pollici dovrebbero andare bene. Il pannello dovrebbe essere Led, OLED o NanoLED, le ultime due sono migliori ma sono anche un po’ più fragili. Il sistema operativo dev’essere preferibilmente AndroidTV, TizenOS o WebOS. L’importante è che almeno ci siano le applicazioni principali. Per ora niente 8K: nessuno trasmette in questa definizione e il 4K per ora è solo in streaming o in on-demand, almeno purtroppo non ha senso e costa tanto, troppo.
Se vuoi osare l’8K o una top di gamma 4K sappi che i soldi da mettere sono molti, c’è però una buona notizia, se decidi di comprare su Amazon sappi che con la carta di credito o il conto corrente associato ora è possibile anche suddividere il pagamento a rate. Figo vero?
Se non vuoi un televisore ma vuoi solo un decoder, un box-set o uno stick ti consiglio di comprare un Chromecast, un Tim Box se a casa hai una linea fissa TIM, uno SmartStick di NowTv se sei un’abbonato, uno FireStick se ti piace il mondo Amazon Alexa o in alternativa un MiBox se vuoi avere un Android TV Stock perfettamente funzionante.
Personalmente a casa ho un Tim Box e due Chromecast, mi trovo molto bene e nonostante le vecchie televisioni che abbiamo in famiglia riesco comunque a godermi decisamente bene le serie tv del momento.
Leggi anche:
– Dove guardare film, serie tv e documentare online
– I migliori servizi per ascoltare musica online
– Tutto ciò che devi sapere su Chromecast
– La paytv di Sky (si è quasi saputa reinventare)
– – I nuovi Listini Sky / Com’è Sky Q
– La nostra recensione a NowTV
– Ecco la nostra recensione di Dazn il Netflix del calcio
Riassumendo
Ogni volta che guardiamo una serie tv, un film o un documentario e ogni volta che ascoltiamo un brano, un podcast, un album o un video tramite internet stiamo usando un servizio di streaming multimediale. Se il contenuto è disponibile su richiesta parliamo di On Demand, se invece c’è corrisponde alla fruizione del palinsesto dell’emittente (televisiva) parliamo di IPTV.
Gli standard video sono: definizione standard SD: 144p, 240p, 360p, 480p e 720p ed alta definizione HD, 4K e 8K: 1080p, 2160p e 4320p.
La riproduzione audio avviene con il formati MP3 per la qualità standard e con FLAC, AIFF e WAFF per l’alta definizione.
I principali servizi di streaming video sono: Sky, Netflix, Apple, Amazon e Disney con i propri rispettivi servizi. Se usati in modo saggio possono essere disdetti e rifatti di mese in mese utilizzando letteralmente il termine su richiesta dell’on-demand.
Per lo sport ci sono Dazn, Nowtv ed Eurosport. Nonché ovviamente la Rai che ha comunque accesso a molti diritti di partite calcistiche, di basket e così via.
Per la musica non è possibile non citare Spotify, Apple Music e Deezer ma anche Quobuz che offre streaming musicale ad altissima definizione tramite il formato FLAC.
Tutto questo è accessibile tramite applicazione su smartphone, tablet e a volte anche sulle SmartTV, tramite un decoder proprietario (vedi Sky Q / MySky ecc…) o tramite box-set (come Tim Box, Mibox) o smart tick (Chromecast, Firestick, NowTV Stick).
Guardare qualunque dei contenuti citati fino ad adesso senza un abbonamento è considerata pirateria informatica atta a violare i diritti d’autore. Le pene sono diverse e sono sia penali che pecuniarie.
Concludendo, anche se questo non è un articolo per comprare un smart tv ecco qualche consiglio per sceglierne una: non prenderla 8K è ancora troppo presto, valuta una 4K OLED, NanoLed o in caso LED. Le prime due tecnologie sono più fragili della terza ma sono qualitativamente superiori. I principali sistemi operativi per le tv smart sono AndroidTV, WebOS e TizenOS.
Infine, va detto che possiamo rendere smart anche le tv più vecchie. Il principale requisito è la presenza di un connettore HDMI. Se a disposizione abbiamo anche una presa usb meglio, significa che potremo autoalimentare i dispositivi compatibili. Sono proprio questi dispositivi a fare la magia: parlo degli SmartStick in vendita a poche decine di euro o ai BoxSet leggermente più costosi, alcuni esempi sono i Chromacast, i MiBox, il TIM Box e l’Amazon Fire Stick.